"Non sono affatto spaventato. Penso che il rispetto agli elettori M5S sia dovuto. Ma penso che la possibilità che il movimento arrivi a guidare il governo non ci sia. E' una forza che se anche avesse risultati significativi che gli vengono attribuiti da sondaggi non so quanto generosi, non avrebbe i numeri per governare. Rispetto assoluto per l' elettorato 5S. Ma fuori dall'Italia nessuno mi ha mai mostrato preoccupazione per la possibilità, a cui nessuno crede, che il movimento possa arrivare al governo". Lo dichiara a "Il Foglio" in edicola domani il premier Paolo Gentiloni.
Intanto si chiude la tre giorni M5s su programma e candidati a Pescara. Come previsto, tra i candidati in lista con il movimento, ci saranno anche il comandante anti-Schettino Gregorio De Falco, i giornalisti Emilio Carelli e Gianluigi Paragone, Vincenzo Zoccano presidente del Forum italiano Disabilità ed Elio Lannutti di Adusbef. Sul palco con Di Maio anche tre donne, le parlamentari uscenti Paola Taverna, Giulia Grillo e Laura Castelli.
LA CONFERENZA
Il candidato premier M5s, Luigi Di Maio ha presnetato, intanto il PROGRAMMA DEL MOVIMENTO, che prevede, tra l'altro, la cancellazione immediata di 400 leggi inutili, reddito e pensione di cittadinanza, meno tasse a cittadini e imprese e 50 miliardi di tagli ai costi e gli sprechi della politica, via la Fornero e La Buona Scuola ma non un referendum sull'euro.
"Da qui - ha detto Di Maio parlando dell'ipotesi in cui non ci siano partiti con la maggioranza assoluta dopo il 4 marzo - io lancio una sfida a tutti i partiti: perché non siete d'accordo con i nostri 20 punti del programma?".
"C'è stato un tempo - ha detto Di Maio - in cui una sola persona poteva riunire" un grande numero di persone ed era "Beppe Grillo, che sarà sempre una parte fondamentale del Movimento".
Intanto sul blog di Beppe Grillo sono state pubblicate le LISTE dei candudati M5s dopo le parlamentarie.
I "big" del M55, stando alle liste dei vincitori delle parlamentarie, risultano tutti capolista ai plurinominali. Probabile - anche se c'è da considerare il fattore quote rosa - che gli esponenti siano stati anche i più votati. Primi nei loro collegi, infatti, risultano il leader M5S Luigi Di Maio, Roberto Fico, Paola Taverna, Carla Ruocco, Manlio Di Stefano, Danilo Toninelli. Primi Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro, esponenti molto vicini a Di Maio, e Carlo Sibilia in Campania.
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