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Renzi: 'Se si va alle urne presto, il leader del centrosinistra sarà Gentiloni'

Renzi: 'Se si va alle urne presto, il leader del centrosinistra sarà Gentiloni'

'Naturalmente non voglio tirarlo per la giacchetta'

09 maggio 2018, 10:08

Redazione ANSA

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Renzi, Gentiloni e Martina - RIPRODUZIONE RISERVATA

Renzi, Gentiloni e Martina - RIPRODUZIONE RISERVATA
Renzi, Gentiloni e Martina - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Tendenzialmente sara' Gentiloni, specie se si votera' presto, naturalmente non voglio tirarlo per la giacchetta". Lo ha detto Matteo Renzi a Di Martedì su La7, rispondendo alla domanda su chi sarà il leader del centrosinistra alle elezioni.

"Finché non ci sarà un sistema elettorale e istituzionale diverso questo Paese non sarà mai governato in modo chiaro. Serve una legge elettorale come quella dei sindaci, che noi avevamo messo con l'Italicum, chi vince vince. E se hai fatto una promessa a vuoto ne rispondi di fronte agli elettori - ha aggiunto Renzi - Io sono andato a casa per fare quella cosa lì, il referendum, l'Italicum ed evitare questa buffonata (post elezioni, ndr). Il Rosatellum l'hanno votato tutti tranne i cinquestelle, ma la mia proposta era l'Italicum".

"Ci sono riunioni che Martina fa e io non facevo, i caminetti, ma niente polemiche - ha proseguito l'ex premier - . Il Pd si tolga di dosso la polvere della rassegnazione, si metta in moto, faccia campagna elettorale, anche se a me sembra folle farla ad agosto. Ma ieri si son visti Salvini e Di Maio per decidere... Io mi ricordavo che decideva Mattarella. Secondo me il Pd e il centrosinistra dovrà fare campagna elettorale sulla logica della responsabilità contro i campioni mondiali delle promesse".

Secondo Renzi, "questi partiti che hanno vinto le elezioni hanno perso il post elezioni perché hanno fatto un sacco di promesse irrealizzabili. Se fossimo andati al governo con M5S, anche con 10 poltrone, avremmo perso totalmente la faccia. Saremmo diventati l'alibi per le loro promesse a vuoto, avrebbero detto 'c'è quel Renzi lì che non ci fa fare le cose'; così avremmo fatto un regalo alla demagogia".

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