Vertice tra il premier Giuseppe Conte, il ministro del Tesoro Giovanni Tria e i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini prima del Cdm chiamato a varare il Def.
Alla riunione partecipano anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro e i due viceministri al Mef Laura Castelli e Massimo Garavaglia.
"Noi partiamo da questo ragionamento per il ceto medio e per le famiglie che hanno bisogno con figli". Lo ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto a margine della visita al Salone del Mobile se la soglia massima per la flat tax sarà di 50 mila euro. "L'importante è fare, è giusto parlare poi bisogna fare. C'è già una tassa ridotta quest'anno per le partite Iva, artigiani e commercianti - ha concluso - vogliamo ridurle anche per le famiglie e i lavoratori dipendenti".
"L'importante è che vincano gli italiani, non c'è nessuna partita. La flat tax non è un obiettivo della Lega, è un diritto degli italiani. Pensiamo al 15% non per tutti subito. Far pagare meno tasse non è l'obiettivo della Lega, è un dovere e un diritto". Lo ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, parlando della Flat tax a margine della visita al Salone del Mobile di Milano. "L'evasione la sconfiggi se chiedi meno tasse - ha aggiunto - Gli italiani ci chiedono di pagare le tasse in maniera più semplice e di pagarne di meno. Non siamo in grado di fare miracoli ma già quest'anno pagheranno meno tasse le partite Iva, gli artigiani, i piccoli imprenditori, i commercianti, i liberi professionisti - ha concluso -. L'obiettivo è di coinvolgere in questo percorso di vantaggio famiglie e lavoratori dipendenti".
"Sulla Flat tax come ho già spiegato ieri c'è tutto il mio sostegno se rivolta non ai ricchi ma, come abbiamo chiesto, al ceto medio, alle famiglie, alle imprese. Su questo mi faccio garante del suo inserimento nel Def e della sua prossima implementazione nei tempi previsti. Quello di cui non mi farei mai garante è lanciare slogan o promesse alla Berlusconi, come ho sempre spiegato settimane fa", afferma il vicepremier Luigi Di Maio
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