La ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, risponde oggi, nel corso del question time delle 15 in aula alla Camera dei deputati, a una interrogazione sulla gestione dell'ordine pubblico in occasione della manifestazione svoltasi a Roma il 9 ottobre scorso e in ordine allo scioglimento di associazioni sovversive. La ministra, che riferirà il 19 ottobre in aula sui fatti di sabato a Roma e Milano, risponde a un'interrogazione del capogruppo Fdi Francesco Lollobrigida.
Question time alla Camera
Il leader di Forza Nuova di Roma, Giuliano Castellino, si è messo in evidenza "per il deciso protagonismo soprattutto nell'intervento a piazza del Popolo quando ha espresso la volontà di indirizzare il corteo verso la sede della Cgil. La scelta di procedere coattivamente nei suoi confronti non è stata ritenuta percorribile dai responsabili dei servizi di sicurezza, perchè in quel contesto c'era l'evidente rischio di una reazione violenta dei suoi sodali con degenerazione dell'ordine pubblico". Così il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, rispondendo al question time alla Camera sugli scontri di sabato scorso a Roma.
La questione dello scioglimento di Forza Nuova "è all'attenzione del governo la cui azione collegiale potrà indirizzarsi" anche sulla base di quanto deciderà "la magistratura" e di quali saranno "le indicazioni del Parlamento" che dovrà votare la mozione presentata dal Pd. Lo ha detto al question time alla Camera il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese sottolineando che quello degli scioglimento di un movimento politico "è un tema di eccezionale rilevanza giuridica e politica e di estrema complessità e delicatezza".
"Lamorgese dice che sapeva e non ha fatto nulla. Se fino a ieri pensavamo la sua fosse sostanziale incapacità oggi la tesi è più grave: quello che è accaduto è stato volutamente permesso e questo ci riporta agli anni già bui. E' stato calcolo, siamo tornati alla strategia della tensione". Lo ha detto Giorgia Meloni nella sua replica al question time alla Camera con il ministro. "La risposta di Lamorgese non è semplicemente insufficiente ma offensiva delle forze dell'ordine: 7 agenti lasciati a prendere le bastonate davanti alle Cgil sono un fatto indecente ed offensivo di quella gente e di questo Parlamento non fatto di imbecilli".
La riunione del Comitato per la sicurezza pubblica
Si è tenuta al Viminale la riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese. Al tavolo - convocato dopo i disordini di piazza a Roma di sabato scorso - i vertici di intelligence e forze di polizia. L'obiettivo è varare una stretta sulla manifestazioni affinchè non degenerino, visto il clima di tensione montante legato anche all'obbligo di green pass per i lavoratori che entrerà in vigore venerdì. Sarà elevato il monitoraggio sulle chat di no vax ed estremisti vari che organizzano le proteste e ci sarà un rafforzamento delle misure di ordine pubblico per prevenire disordini. Alla riunione hanno partecipato, tra gli altri, anche il sottosegretario all'Interno, Nicola Molteni, il prefetto e il questore di Roma. La situazione dell'ordine pubblico sarà esaminata anche in vista del vertice dei capi di Stato e di Governo dei Paesi appartenenti al G20, previsto a Roma per il 30 e 31 ottobre e delle manifestazioni di protesta collegate alle tensioni che interessano il mondo del lavoro.
Castellino lancia l'assedio alla Cgil un'ora prima dal palco di piazza del Popolo (Fonte Quarta Repubblica)
"Portateci da Landini o lo andiamo a prendere noi". Così Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova, si è rivolto ad alcuni operatori di polizia dopo che i manifestanti, sabato a Roma, erano riusciti a sfondare il cordone e raggiungere la sede della Cgil. Il dettaglio emerge dalla richiesta di convalida dell'arresto avanzato dalla Procura di Roma.
Depositata dal Nucleo informativo dei carabinieri di Roma un'informativa in Procura in cui sono state identificate e denunciate a piede libero 24 persone che avrebbero partecipato attivamente agli scontri di sabato a Roma. Secondo quanto si apprende, l'accusa per tutti è di resistenza e violenza aggravate in concorso e manifestazione non autorizzata. Una quindicina di questi avrebbe fatto parte del gruppo che ha assaltato la sede Cgil. Questi ultimi sono accusati anche di devastazione, occupazione e danneggiamento.
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