Una bambina bionda spegne le candeline sulla sua torta di compleanno, tra i sorrisi di parenti e amici. Poi riceve l'abbraccio di altri bambini e dei presenti, in una festa come tante nel mondo. Lo sfondo è una cucina gialla, la stessa di una fotografia che la mostra appesa sul precipizio, dopo che il missile caduto su Dnipro, in Ucraina, ha sventrato l'altra parte del palazzo. Sul tavolo, ancora della frutta, a raccontare come il tempo si sia fermato dopo il raid che ha ucciso almeno 40 persone nella città orientale ucraina. La cucina gialla, virale sui social, diventa così simbolo dell'orrore della guerra, di quella quotidianità spezzata da una pioggia di morte che non conosce regole, confini, limiti.
Non è chiaro a quando risalga il filmato del compleanno, condiviso da decine di utenti su Twitter che sottolineano come in pochi secondi una vita fatta di gioia, riunioni familiari e feste possa finire incenerita dalle bombe. Secondo quanto riferito da alcuni canali informativi ucraini sui social, la famiglia protagonista del video sarebbe quella dell'allenatore di boxe ucraino Mykhailo Korenovsky, rimasto ucciso nel bombardamento. Sua moglie e due figlie piccole sono sopravvissute, perché al momento dell'attacco stavano camminando per strada, scrive l'Ukrainska Pravda. "Ieri, invece di questo buco, c'era il mio appartamento, in cui io e la mia famiglia abbiamo vissuto per 9 anni", ha scritto su Instagram la moglie dell'allenatore, Olga Korenovska, condividendo l'immagine del palazzo sventrato a Dnipro.
"Una cucina gialla tragicamente famosa", scrive il viceministro degli Esteri ucraino Andrij Melnyk, tra gli utenti che hanno condiviso la fotografia della cucina gialla e il video del compleanno. "Mykhailo Korenovsky, un importante allenatore di boxe, è stato assassinato nel suo accogliente appartamento (...) Ci vendicheremo, maledetta Russia".
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