L'Italia si astiene sulla risoluzione Onu per una tregua a Gaza, piovono critiche dalle opposizioni. "Era la più equilibrata fra le posizioni possibili, rispetto all'obiettivo di impedire un'escalation del conflitto. Non a caso è stata la posizione della gran parte dei Paesi del Consiglio europeo, dei Paesi europei e di quelli del G7", dice la premier Giorgia Meloni.
Il testo della risoluzione "non era accettabile - spiega il ministro degli Esteri Antonio Tajani - perché non c'era la condanna esplicita di Hamas e non c'era una tutela nel testo della possibilità di Israele di difendersi". La posizione dell'Italia era stata già spiegata dall'ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente italiano all'Onu: "Manca la condanna degli attacchi di Hamas, manca il riconoscimento del diritto di difendersi di ogni Stato sotto attacco, in questo caso Israele, e non menziona la richiesta del rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi del 7 ottobre".
Pioggia di critiche dalle opposizioni. L'astensione "penso che sia stata un errore. Bene hanno fatto Francia, Spagna, Portogallo a votare a favore. Chiamatela tregua, chiamatelo cessate il fuoco umanitario, chiamatela pausa umanitaria, basta che si fermi questa strage di civili . La preoccupazione è enorme", afferma la segretaria del Pd Elly Schlein.
Il presidente M5s Giuseppe Conte parla di "decisione pilatesca". "Per la pace - aggiunge il leader cinquestelle - ci vogliono schiena dritta e coraggio, non la debolezza e la codardia" di un governo che "dimostra di considerare la sofferenza dei civili un drammatico ma inevitabile effetto collaterale della guerra".
"Bene ha fatto il governo italiano ad astenersi sulla risoluzione dell'Onu. Il testo non sottolineava che Hamas è un gruppo terroristico e non dava per scontato il diritto di Israele di difendersi", sottolinea Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia.
"Il voto dell'Italia è scandaloso e Meloni se ne deve vergognare. Dobbiamo contrastare il terrorismo di Hamas e la logica della guerra che colpisce solo la popolazione civile", dice il verde Angelo Bonelli.
Di "grave errore" parla anche Enzo Maraio, segretario nazionale Psi: "E' la rinuncia ad esercitare un ruolo, la consegna dell'Italia ad alcune cancellerie europee e agli Usa". "La condanna di Hamas è nelle cose - continua -. Però, con la stessa determinazione si deve parlare ad Israele. Una grande democrazia non può mettere a rischio la vita dei civili", conclude Maraio.
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