Il disegno di legge contro la carne coltivata arriva in Aula Camera. Il provvedimento, firmato dal ministro e esponente di FdI Francesco Lollobrigida, vede il centrodestra compatto ed è destinato a incassare a breve il primo via libera del Parlamento. Contraria Più Europa, che parla invece di "divieto anti-scientifico, anti-europeo e anti-italiano" e che per questo ha deciso di presentare una pregiudiziale di costituzionalità.
Ed è subito scontro con FdI che rivendica il no alla carne coltivata, con il capogruppo alla Camera Tommaso Foti. La proposta di legge del minsitro Lollobrigida ha come fine - viene sottolineato - quello "di assicurare il massimo livello di tutela della salute dei cittadini" e "preservare il patrimonio agroalimentare". Dunque, la posizione del governo Meloni "a differenza di quanto le opposizioni si ostinino a sostenere - dice ancora Foti - non è affatto antiscientifica, antieuropea e anti italiana". Per il responsabile nazionale del Dipartimento Agricoltura di Fratelli d'Italia, il deputato Aldo Mattia, è invece la posizione di + Europa "a essere anti-italiana".
La reazione arriva anche da Forza Italia e dalla Lega. Il ddl "non è antiscientifico, perché non impedisce la ricerca, non è antieuropeo, anzi, l'auspicio è che l'Europa segua la nostra strada, non è anti italiano, anzi, rappresenta l'esatto opposto", spiega Raffaele Nevi, responsabile nazionale degli azzurri del Dipartimento Agricoltura. "+Europa dovrebbe sapere che il provvedimento contro la carne sintetica non lede la ricerca. È noto che certi esponenti della comunità scientifica si sono apertamente schierati contro questa sperimentazione, nutrita da subdola propaganda", sono le parole del presidente della Commissione Agricoltura della Camera Mirco Carloni (Lega).
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