"Benché la sfida di Caivano sia stata una delle mie principali scommesse, una delle principali scommesse del governo, forse non ero preparata stamattina all'emozione e all'impatto della differenza di quello che ci siamo trovati di fronte rispetto a qualche mese fa. Non solo l'impatto visivo ma il messaggio che l'impatto racconta: lo Stato e le istituzioni possono fare la differenza, lo Stato può mantenere i suoi impegni, le istituzioni possono mantenere gli impegni". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, all'inaugurazione del centro sportivo a Caivano, sottolineando che "qui le istituzioni si sono comportate come dovrebbero fare sempre".
"Faremo vincere Stato sulla criminalità organizzata, sul degrado, sull'abbandono e la rassegnazione. Certo che è un imperativo gravoso, ma è quello che gli italiani si aspettano da noi ed è quello che faremo", ha detto la premier.
"Saluto gli atleti qui presenti e non posso non aprire senza fare dei ringraziamenti a tutte le persone che hanno dato un contributo di buona volontà per questa scommessa che avevamo fatto e particolarmente padre Maurizio Patriciello perché senza la sua insistenza e la sua determinazione tutto questo non sarebbe iniziato", ha detto Meloni.
Voglio dire senza polemica al presidente di De Luca che ieri ha parlato di una passeggiata del governo che se tutte le volte che la politica passeggia portasse questi risultati avremmo sicuramente una politica più rispettata dai nostri cittadini, quindi continueremo a passeggiare, ha detto Meloni.
"Io non ho mai rinnegato la lingua napoletana. Io stamattina o vec e nun o crer, cioè fatico a crederlo. Dopo il mio appello a Giorgia Meloni nella mia parrocchia è venuto mezzo governo, non ci avrei scommesso un euro ma è successo". Lo ha detto don Maurizio Patriciello, nel corso del suo intervento a Caivano alla presenza della premier alla quale si rivolge per nome dandole del tu: "Lo farò solo per oggi, ho avuto il permesso, poi riprendo a chiamarla presidente''.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è appena arrivata al Centro sportivo di Caivano, area conosciuta come centro Delphinia: una struttura abbandonata dove si consumarono abusi sessuali ai danni di due bambine, rimessa a nuovo in nove mesi di lavoro. Era il 31 agosto scorso quando Giorgia Meloni arrivo' per la prima volta a Caivano dopo l'appello del parroco, don Maurizio Patriciello. "Sono qui per riportare la presenza dello Stato" disse, assumendosi, tra gli altri, l'impegno di far rinascere il centro sportivo divenuto simbolo del degrado.
La nuova struttura sarà gestita dalle Fiamme Oro della Polizia di Stato. Oggi a Caivano tra le autorità presenti anche il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi. Meloni si è recata nella nuova piscina dove tra qualche giorno i primi ragazzi potranno tuffarsi ed ha visitato gli altri impianti dove saranno praticate diverse discipline sportive. Le opere di bonifica e di ristrutturazione sono state svolte dagli uomini del Genio militare dell'Esercito italiano.
Tra le rovine della struttura la scorsa estate sono state compiute le violenze ai danni di due cuginette. Un episodio che portò il parroco della chiesa di San Paolo don Maurizio Patriciello, a lanciare un appello alla premier, Giorgia Meloni, con l'invito a venire al Parco Verde. Le operazioni di recupero sono state condotte dagli uomini del Genio militare dell'Esercito italiano. Si dovrà procedere al recupero dell'area teatro che diventerà una struttura polifunzionale.
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