"La cultura del rispetto". Questo il
titolo dell'incontro di oggi al ministero della Cultura, a Roma,
organizzato in vista del 25 novembre, Giornata internazionale
per l'eliminazione della violenza sulle donne. Un momento per
riflettere sull'argomento ma anche per consegnare il premio
'Persefone' a persone e istituzioni che si sono impegnate nel
contrasto a questo dramma e per l'educazione verso comportamenti
virtuosi.
La sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni, in un
messaggio ha ricordato il "ruolo educativo che la cultura può e
deve ricoprire nelle scuole", mentre la presidente della
Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, Martina
Semenzato, che ha anche ricevuto il nuovo riconoscimento del
Mic, ha spiegato che "dobbiamo lavorare sul nuovo patto di
corresponsabilità famiglia-scuola-società civile-politica, anche
perché se una bambina di 13 anni viene uccisa da un bambino di
15 anni vuol dire che abbiamo perso il ruolo genitoriale,
l'attenzione nei confronti dei nostri figli".
Nel corso dell'incontro si è parlato di ogni forma di
violenza - fisica, sessuale, psicologica, economica, assistita -
e di come riconoscerla e sviluppare un'educazione alla cultura
del rispetto. A parlarne, esperti del settore, da Valerio De
Gioia, consigliere presso la Corte d'appello di Roma, ad Anna
Maria Giannini, docente alla Sapienza di Roma. Ma anche Matilde
D'Errico, autrice di 'Amore criminale' e 'Sopravvissute',
Costanza Andreini, public policy manager di Meta/Facebook,
l'avvocato Paolo Di Pinto e Giorgia D'Errico, direttrice Public
Affairs & Institutional Relations Save the Children.
Tra i premiati la conduttrice Eleonora Daniele, moderatrice
dell'incontro, e Antonio Preziosi, direttore del Tg2, che ha
parlato dell'importanza di "portare avanti un'informazione che
non racconti soltanto la cronaca", ma fornisca "a cittadine e
cittadini una 'cassetta degli attrezzi' attraverso la quale
intervenire contro la violenza di genere".
Riconosciuti anche gli sforzi di Giuseppe Losasso, chirurgo
plastico e presidente dell'associazione Onlus 'Smileagain fvg',
impegnata per le donne sfigurate in Italia e in Pakistan, di
Mariantonia Secconi, maggiore comandante della 3/a sezione in SV
del III Reparto Analisi Raggruppamento Operativo Speciale
dell'Arma dei Carabinieri, e di Luisa Bruno e Francesca Ascani,
in rappresentanza dell'istituto comprensivo Publio Vibio Mariano
di Roma. Insieme ad alcuni alunni dell'istituto, presenti
all'incontro, hanno dato vita a un progetto che ha unito momenti
di riflessione e arte: tra i risultati, anche un video -
mostrato nel corso del convegno - in cui i giovani si sono
cimentati in una canzone rap contro la violenza di genere.
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