In Turchia è l'ora della fase 3. Dopo oltre due mesi, sono revocate gran parte delle restrizioni in vigore per il contrasto al Covid-19. Concluso l'ottavo fine settimana consecutivo di coprifuoco, il governo di Recep Tayyip Erdogan ha riaperto in tutto il Paese bar e ristoranti, che erano chiusi dal 16 marzo, ma anche parchi, spiagge, piscine e palestre, musei, biblioteche, asili e centri per l'infanzia. Una ripartenza decisa dopo quasi 165 mila casi e oltre 4.500 vittime, ma con circa 130 mila pazienti guariti e una situazione epidemica che le autorità considerato "sotto controllo". Tra i luoghi più simbolici e frequentati nuovamente accessibili c'è anche il Gran Bazar di Istanbul, che ha vissuto la chiusura più lunga in oltre mezzo millennio di storia. Tra i mercati più grandi, antichi e visitati al mondo, con i suoi tremila negozi e oltre 30 mila lavoratori, sarà una delle strutture più complesse da gestire in termini di distanziamento sociale. In base alle nuove regole, è previsto l'obbligo di mascherine e l'accesso sarà contingentato. Se prima dello stop accoglieva fino a 150 mila persone al giorno, ci si aspetta ora una ripartenza progressiva, in attesa del ritorno dei turisti che lo affollavano. La ripresa dei collegamenti aerei internazionali è prevista dal 10 giugno, con la diplomazia di Ankara al lavoro per favorire i corridoi di vacanzieri, ma stamani sono intanto ripresi i voli interni. Il primo aereo della Turkish Airlines da inizio aprile è decollato dall'Aeroporto di Istanbul diretto ad Ankara. Al momento, oltre a questi due scali, hanno il via libera del ministero della Salute anche l'altro aeroporto di Istanbul, Sabiha Gokcen, e quelli di Smirne, Antalya e Trebisonda. Da oggi sono poi rientrati in ufficio milioni di dipendenti pubblici, finora in smart working o in permesso. Anche il traffico nelle grandi città è ripreso quindi in modo massiccio. D'ora in avanti verranno inoltre permessi i concerti all'aperto, mentre resteranno ancora chiusi i locali notturni. Cadono definitivamente le limitazioni agli spostamenti tra le province, dopo che giovedì avevano già ripreso a circolare i treni interurbani. Rimane tuttavia in vigore il confinamento casalingo per over 65 e under 18 (prima previsto per gli under 20), sempre con finestre orarie per le uscite periodiche.
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