Foto di gruppo. Anzi, foto di un gruppo. La differenza non è da poco. I 23 azzurri dell'Under 21 posano impettiti nel ritiro di Trigoria. Sembra quasi che sentano il peso delle aspettative che li seguiranno in Polonia. Al centro della prima fila siedono il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, ed il tecnico, Gigi Di Biagio. Domani si parte. Domenica sera, a Cracovia, è già tempo di Danimarca, prima avversaria dell'Europeo di categoria. Poi tocca a Repubblica ceca (mercoledì 21) e Germania (sabato 24). A detta del suo stesso allenatore, questa Under è potenzialmente la più forte degli ultimi 20 anni. Tavecchio ha fissato un obiettivo minimo, "la semifinale". Traguardo non scontato in un torneo che vede in campo tutte le nazionali che contano: dalla Spagna alla Serbia, dall'Inghilterra alla Svezia. Tra le 'grandi' manca solo la Francia. E la formula concede pochissimi margini d'errore: vanno in semifinale le prime dei tre gironi e la migliore seconda. Il debutto sarà una sorta di ottavo. Per questo Di Biagio, nell'ultima conferenza stampa in Italia, ha sottolineato che non c'è tempo per ambientarsi: "Non ti puoi permettere di sbagliare la prima gara, altrimenti rischi di essere già ad un passo dall'eliminazione. Bisogna vincere subito". Danimarca avvisata. Però ci proveranno, i Vichinghi allenati dall'ex bancario Niels Fredriksen, a sfatare il tabù che li perseguita: in sette precedenti mai una gioia (quattro ko e tre pari). Di Biagio guida un gruppo di giocatori talentuosi e, nonostante la giovane età, già abbastanza esperti. Come confermano le quasi 1000 presenze in Serie A collezionate complessivamente dai 23. "E' una storia nata 7/8 anni fa - ha sottolineato - L'obiettivo principale era rilanciare il calcio italiano e credo che sia stato raggiunto. Vincere l'Europeo sarebbe la ciliegina sulla torta, il coronamento di un lavoro intenso da parte di tutti quanti, dall'Under 15 all'Under 21".
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