Si è scusato per le sue affermazioni ma non si dimetterà dal suo incarico, il presidente del Comitato Organizzatore delle Olimpiadi di Tokyo Yoshiro Mori, finito tra le polemiche per le dichiarazioni sessiste fatte durante una riunione.
Mori, 83enne con un passato di primo ministro per un breve periodo all'inizio del 2000, si era lamentato del fatto che "nei consigli di amministrazione con molte donne si perde molto tempo", perché secondo lui le signore hanno "difficoltà a finire" i loro interventi. "Le donne hanno spirito di competizione. Se una alza la mano (per intervenire, ndr), le altre credono che debbano anche esprimersi. Ecco perché tutti finiscono per parlare", aveva aggiunto Mori, suscitando un'ondata di critiche in Giappone.
Oggi Mori ha fatto ammenda in una conferenza stampa, nella quale era anche visibilmente imbarazzato: erano dichiarazioni "contro lo spirito dei Giochi Olimpici e Paralimpici" e quindi "inadeguate". "Vorrei ritirare quanto ho detto", ha spiegato, dicendo di volersi scusare "con tutti coloro che si sono sentiti offesi". Ed ha aggiunto "anche mia moglie e mia figlia mi hanno rimproverato" per quelle parole. Mori ha anche detto "non ho intenzione di dimettermi", ricordando il suo "sacrificio personale per sette anni" al servizio dell'organizzazione delle Olimpiadi di Tokyo.
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