Juve che sale, Inter che scende, Atalanta e Milan stabili. Alle loro spalle Roma spendacciona, Napoli e Lazio impigliate nelle vicende Insigne e Correa, ma tutte e tre comunque legate all'approccio che riusciranno ad avere le super panchine di Spalletti, Sarri e Mourinho. Le oscillazioni delle magnifiche sette probabili protagoniste della serie, che va a incominciare sabato 21, riflettono l'anomalia di una nuova stagione sospesa tra diversi fattori: il titolo europeo ha rigenerato il valore del calcio italiano e dei giocatori che l'hanno propiziato, ma il protrarsi delle limitazioni covid hanno reso piu' povere le squadre, impossibilitate a competere coi rilanci della Premier. Si spiega anche così l'addio di Lukaku per 115 milioni, unito a quello di Hakimi al Psg, preceduti da quello del timoniere dello scudetto, Antonio Conte. L'Inter si ridimensiona, si affida a Simone Inzaghi che, in attesa di Correa, puo' contare su Dzeko e Dumfries. Ad un'analisi razionale delle forze in campo favorita è la Juve che, dopo l'opaca stagione con Pirlo, torna nelle sapienti mani di Allegri, collezionista di scudetti.
Resta Ronaldo, avrà più peso Dybala, inciderà di piu' Chiesa in una rosa forte e equilibrata che sarà completata dagli innesti di Locatelli e Pjanic. In seconda fila sembrano farsi preferire Atalanta e Milan, a conferma dell'esito dell'ultima stagione. La Dea di Gasp è una macchina perfetta che va col pilota automatico. Perde Romero e inserisce Demiral, migliora in porta con Musso, prova a prendere Boga e Zappacosta per completare al meglio un organico che dovrebbe perdere Ilicic, difficilmente Zapata per meno di 40 mln. Dopo tanti super piazzamenti l'Atalanta vuole provare il colpo di reni per aggiudicarsi lo scudetto, che sarebbe la ciliegina sulla torta di un'era impareggiabile. Sale di tono il Milan di Pioli che ha incassato con disinvoltura le partenze di Donnarumma e Calhanoglu, ha inserito giovani emergenti e l'esperto Giroud, sta per concludere con Florenzi e Adli, ma per due mesi dovra' fare a meno del suo condottiero Kessie.
C'è poi un terzetto che deve ritrovare la Champions per tornare protagonista. Il Napoli arruola l'energico Spalletti, conta nell'esplosione di Osimhen, ha un organico di grande rilievo con la conferma di tanti numeri uno. Si prolunga troppo però il braccio di ferro per il rinnovo di Insigne e mancano un esterno sinistro e un centrocampista. Inoltre potrebbe partire Manolas e il club sta facendo un pensierino su Rugani. Il metodo Sarri ha bisogno di tempo per essere metabolizzato, perciò ci sono lavori in corso nella Lazio che deve vendere Correa per fare mercato, oltre l'ottimo arrivo di Hysaj e Felipe Anderson. Molte difficoltà di mercato per la Roma che si gioca il jolly Mourinho per tornare ad eccellere. L'arrivo di Abraham dimostra però la volontà di fare le cose in grande, ora manca un regista e un esterno destro per completare una buona rosa, a patto che Tiago Pinto riesca a liberarsi dei tanti esuberi che pesano a bilancio. I 70 milioni investiti, anche se in modo finora poco equilibrato, sono però un segnale di ambizioni in ascesa.
La platea delle concorrenti per l'Europa arruola il Sassuolo di Dionisi, che sta per perdere Locatelli mantenendo il suo assetto saldo, la Fiorentina di Italiano che conferma Vlahovic e spende tanto per Nico Gonzalez. Suscita consensi anche il Toro che si avvale della salda guida di Juric e dovrebbe ripresentare Belotti, per mancanza di acquirenti convinti, c'è poi fiducia anche per il Verona di Di Francesco che inserisce Ilic e conferma Zaccagni e Veloso. Ambizioni motivate anche per il Bologna di Arnautovic, il Cagliari di Strootman (che si ritrova col caso Nandez) e la Samp di Damsgaard. Il mercato del Genoa e' il solito luna-park, l'Udinese ha il problema del sostituto di De Paul. La volata salvezza sembra riguardare quattro squadre: lo Spezia di Thiago Motta e le tre neopromosse: l'Empoli di Andreazzoli con Cutrone e probabilmente Pinamonti sembra quella messa meglio. La Salernitana di Castori, che il trust dovra' comunque cedere entro il 2021, ha rinforzato l'attacco con Simy e Bonazzoli. Il Venezia di Zanetti e' una specie di legione straniera, con tanti innesti dall'estero e la presenza rassicurante di Caldara in difesa.
Un anno in più di var, che ora sarà estesa anche alla serie B, dovrebbe garantire un lavoro più tranquillo agli arbitri mentre dovranno essere metabolizzate dai teleutenti le novità riguardanti i diritti tv con la serie A su Dazn.
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