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Sport: Enti promozione, serve chiarezza su norme riforma

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Sport: Enti promozione, serve chiarezza su norme riforma

Lembo (Eps), armonizzare registri Coni e III Settore

ROMA, 11 gennaio 2021, 17:11

Redazione ANSA

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Gli Enti di promozione sportiva hanno depositato alla Camera dei Deputati un documento in cui si rilevano le criticità sull'applicazione di alcune norme riguardanti i rapporti di lavoro nell'ambito sportivo.
    L'occasione è stata l'audizione avvenuta oggi presso le Commissioni riunite Cultura e Lavoro, nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo recante riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici nonché di lavoro sportivo. Per quanto riguarda la parte fiscale e amministrativa, il presidente dell'Unione sportiva Acli e coordinatore degli Enti di promozione sportiva presso il Coni, Damiano Lembo, ha sottolineato: "Abbiamo una riforma del Terzo Settore che si sta concludendo, nel momento in cui si stanno riformando sport e terzo settore, per chi svolge doppia valenza, è importante andare ad armonizzare alcuni passaggi per adeguare gli assetti statutari". "Condividiamo la scelta di nuove tutele agli operatori sportivi - ha aggiunto Lembo riferendosi alle nuove norme contenute nella riforma dello sport nelle parti approvate a dicembre - ma così come sono formulate potrebbero generare dei problemi organizzativi e gestionali. È quindi importante stabilire una linea di demarcazione netta in cui si sottolinei la prestazione amatoriale dal lavoro sportivo". Il presidente del Centro sportivo italiano, Vittorio Bosio, ha aggiunto: "Se venisse accolto integralmente il testo in esame oggi, non possiamo esimerci dall'evidenziare pericolose contraddizioni che rischiano di minare il sistema sportivo, quello di base, educativo e di promozione sociale. Produrrebbe un effetto deflagrante ben lontano dalle intenzioni del legislatore". Per il numero uno delle Pgs, Ciro Bisogno, è necessario "dare dignità a tante pratiche sportive oggi non riconosciute" e "fornire un giusto equilibrio tra tutele del lavoro sportivo e sostenibilità di tale riconoscimento".
   

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