"La presidente del Comitato
organizzatore di Tokyo 2020, arrivata da poco, qualche giorno fa
ha detto 'nessun dubbio, le Olimpiadi si faranno'. Abbiamo tutti
tirato un sospiro di sollievo, ogni giorno stanno sdoganando
qualcosa, ora anche una percentuale di pubblico. Ma certo, sarà
un'Olimpiade molto diversa dalle altre, ma non è che qui sia
tanto diverso. Bisognerà fare di necessità virtù".
Così il presidente del Coni Giovanni Malagò, al termine della
Giunta odierna, commentando le regole stringenti per chi andrà a
Tokyo alle Olimpiadi.
Poi Malagò dice che una cosa che gli sta a cuore. "Dopo aver
ricevuto una lettera con cui Manuela Di Centa (nel ruolo di
testimonial, ndr) metteva al corrente il Cio del progetto Legend
- spiega -, il presidente del Comitato olimpico internazionale,
Thomas Bach, ha ringraziato ma ha anche detto che qualsiasi cosa
riguarda quel progetto dovrà vedere il Coni come garante".
Intanto il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha invitato per
oggi pomeriggio al Quirinale i soci fondatori di Milano Cortina
2026, con il sottosegretario ValentinaVezzali. Dopo aver
incontrato Mattarella, "andranno poi dal ministro per le
Infrastrutture, Enrico Giovannini- rivela Malagò -, per
discutere del tema dell'Agenzia per le opere pubbliche relative
ai Giochi del 2026, ferma al palo: vorremmo che il ministro ci
desse delle risposte certe". "Zaia invoca un
commissario? Esiste ed è stato nominato da diversi mesi - ha
aggiunto - Nel suo intervento di ieri immagino che Zaia abbia
voluto dire che servono deleghe e poteri diversi, accelerati
sotto il profilo della burocrazia. È vero che solo il 10% delle
opere va realizzato, ma le opere sono state individuate e i
fondi stanziati: vi prego, evitiamo che queste opere ostacolino
lo svolgimento dei Giochi"
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