L'unico podio lo aveva ottenuto in Coppa Europa, ai mondiali di Cortina non era riuscito a finire la discesa ed era tornato col crociato rotto. E invece a Kitzbuhel, sulla Streif che impressiona anche i big della velocità, Florian Schieder, altoatesino classe 1995, partito col pettorale n.43 si è ritrovato secondo a festeggiare l'impresa. Secondo nella discesa maschile di Coppa del mondo nel tempio di Kitzbuehel. "Un sogno diventato realtà. Anno dopo anno si cresce sempre un po', ma venir qua è qualcosa di speciale visto che solo i migliori vincono su questa pista" ha esultato il 27enne di Castelrotto.
Schieder ha sfruttato al meglio le condizioni della pista, partendo quando la stradina dopo la Steilhang si era leggermente velocizzata. Per l'azzurro è stato determinante il tratto fino al Larchenschuss, e poi di nuovo nello schuss finale dopo l'Hausbergkante. Sono stati solamente 23 i centesimi a dividerlo dal vincitore, il padrone di casa Vincent Kriechmayr. Per Schieder si è trattato del primo podio in carriera in Coppa del mondo, terzo stagionale per i velocisti azzurri, dopo i due di Mattia Casse.
"La luce era sicuramente migliorata - ha raccontato Schieder -, ma l'ho sfruttata bene. Ho dato il massimo con tutta la cattiveria che avevo dentro di me, compreso il coraggio che ho messo in pista. Non ho fatto grossi errori: per un discesista è un sogno salire sul podio di Kitzbuehel. Per me è ancora più speciale pensando che il mio compaesano Peter Fill ha vinto qui. Tante emozioni da digerire, ma devo dormire stasera perché ci sarà subito un'altra gara".
La velocità azzurra comincia a intravedere qualche chance che non sia legata al solo Dominik Paris, autore comunque di un'ottima prova chiusa al quinto posto. Dopo i due bronzi di Mattia Casse, ecco spuntare Schieder che con il secondo posto a Kitzbuhel ha sorpreso tutti. Nato il 26 dicembre 1995 a Castelrotto, la sua carriera è stata costellata spesso da infortuni. Dal 2017 Schieder è riuscito a disputare meno di 30 gare di coppa del mondo a causa di diversi problemi fisici. Due anni fa ottenne un 14/o posto sempre sulla Streif. Quel piazzamento gli valse la convocazione per i Mondiali di Cortina d'Ampezzo, dove purtroppo incappò in una brutta caduta in discesa, e il ginocchio andò ko. Tornato sugli sci in estate, l'azzurro ha poi dovuto affrontare un altro intervento che lo ha tenuto fuori dalla stagione olimpica. Quest'anno è arrivato 13° in Val Gardena e a Bormio, 19° a Wengen. Ora il secondo posto sulla regina delle piste, che riscatta i guai passati.
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