"Mi sono ben preparato per portare a
casa qualcosa di importante. Il mio principale rivale sarà me
stesso anche se rispetto gli avversari. Voglio godermela. Se
sparo bene ai miei piattelli e affronto bene me stesso, non ho
rivali, senza presunzioni". Ha le idee molto chiare Gabriele
Rossetti, una delle punte di diamante della squadra azzura di
skeet, in partenza questa mattina, dall'aeroporto di Fiumicino,
alla volta di Parigi. Rossetti è anche l'unico tiratore ad
essere riuscito a battere in gara, a Rio 2016, l'americano
Hancock, definito il "Maradona" del tiro al volo. "E' da gennaio
che preparo la gara. La Francia è una seconda casa per me, visto
che la mia famiglia ha origini francesi - ha aggiunto l'azzurro
- Sono molto contento e pronto ad accettare qualunque
risultato". Durante le operazioni di check in non sono mancati
alcuni curiosi tra i viaggiatori che si sono avvicinati per
incitare gli atleti, attirati soprattutto dalle tute e valigie
della nazionale. E l'altro azzurroTammaro Cassandro, nipote di
Ennio Falco, oro olimpico ad Atlanta 96 e rivale degli azzurri
in quanto ct della Danimarca, non si nasconde riguardo le
aspettative : "A Tokyo è mancato veramente poco per conquistare
una medaglia: ora parto con una maggiore consapevolezza. Devo
stare più tranquillo in gara e combattere piattello per
piattello".
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