/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ciclismo: Richardson cambia nazionalità, Australia lo banna a vita

Ciclismo: Richardson cambia nazionalità, Australia lo banna a vita

Il pluri-olimpico ha deciso di correre per la Gran Bretagna

ROMA, 26 novembre 2024, 14:40

Redazione ANSA

ANSACheck
© ANSA/EPA

© ANSA/EPA

Matthew Richardson, tre medaglie olimpiche in carriera, è stato bannato a vita dalla Federazione ciclistica australiana e non potrà mai più rappresentarla in gare ufficiali.

Il campione ha da poco cambiato nazionalità, preferendo quella della Gran Bretagna. Richardson è nato in Inghilterra 25 anni fa ma all'età di nove anni si è trasferito con la famiglia in Australia.

Un cambio di "fedeltà" che non è piaciuto alla Federazione australiana del ciclismo (AusCycling). Solo poche settimane dopo aver vinto tre medaglie olimpiche in pista con i colori del suo paese (due bronzi ed un argento a Parigi 2024) è entrato a far parte della squadra britannica. L'indagine condotta dalla Federazione australiana ha rivelato che Richardson e l'organo direttivo del ciclismo mondiale, l'Uci, hanno concordato di mantenere segreta la sua modifica di nazionalità, già in corso, fino alla fine dei Giochi olimpici, con il sostegno di British Cycling.

"Ha anche nascosto la sua decisione ad AusCycling, ai suoi compagni di squadra e alle principali parti interessate prima dei Giochi", spiega il comunicato della sua ex federazione, che gli rimprovera anche di aver chiesto di portare con sé, dopo le Olimpiadi, una bicicletta personalizzata, una cabina di pilotaggio e una tuta da corsa olimpica che appartenevano alla squadra australiana, prima che annunciasse le sue intenzioni.

L'organo direttivo del ciclismo australiano ha valutato che il suo comportamento era "in conflitto con i valori di AusCycling, della squadra nazionale australiana e della comunità ciclistica più ampia". Di conseguenza, non potrà mai più rientrare nella squadra ciclistica australiana, nel caso in cui in futuro avesse voglia di cambiare nuovamente nazionalità sportiva. 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza