Matteo Berrettini soffre, ma si aggiudica la sfida contro lo scozzese Andy Murray, che era valida per i sedicesimi di finale degli Us Open di tennis, qualificandosi così per gli ottavi di finale. Il romano, al termine di una lunga battaglia, si è imposto in quattro set con il punteggio di 6-4, 6-4, 6-7 (1-7), 6-3. Era la quarta volta che i due si ritrovavano di fronte: la prima volta era accaduto al China Open 2019, torneo nel quale lo scozzese s'impose sull'azzurro con un doppio 7-6. Poi, l'erba, con le vittorie di Berrettini al Queen's 2021 (6-3, 6-3, negli ottavi di finale) e nella finale a Stoccarda di quest'anno (di 6-4, 5-7, 6-3 il punteggio). Dopo le prime due sfide alquanto morbide nel torneo newyorkese, per il 14/o tennista della classifica Atp, contro il cileno Nicolas Jarry (vittoria in tre set) e contro il 'lucky loser' francese Hugo Grenier (successo in quattro set), è arrivato il primo, vero test sul cemento di Flushing Meadows.
E Berrettini lo ha superato, pur faticando, con pieno merito. La battaglia è stata molto dura, combattuta da due tennisti che sono accomunati dalla capacità di saper risorgere dalle proprie ceneri, di sconfiggere la sfortuna e di dimostrarsi più forti degli infortuni. Non a caso sono amici ed è capitato di vederli allenare assieme.
Lo spagnolo Rafael Nadal ha invece sconfitto l'italiano Fabio Fognini per 2-6, 6-4, 6-2, 6-1 al terzo turno. Un episodio curioso ha caratterizzato l'incontro, allorché il quattro volte campione, e detentore del record maschile di 22 titoli del Grande Slam, si è colpito al naso con la racchetta, mentre si allungava per prendere una palla. Nadal è stato poi costretto a chiamare l'allenatore per curare delle vesciche alla mano sinistra. Fognini, da parte sua, ha chiesto un time-out medico per farsi bendare il piede destro.
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