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L'Italia sbarca a Cannes, alla 'Semaine' il film di Riso

L'Italia sbarca a Cannes, alla 'Semaine' il film di Riso

Regista, non vedere omosessualità è delitto

Cannes, 16 maggio 2014, 12:45

Francesco Gallo

ANSACheck

Piu ' buio di mezzanotte - RIPRODUZIONE RISERVATA

Piu ' buio di mezzanotte - RIPRODUZIONE RISERVATA
Piu ' buio di mezzanotte - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Non vedere l'omosessualità è un delitto e in questo senso la cecità della madre di Davide diventa una metafora". A parlare così oggi a Cannes è il giovane regista catanese Bernardo Riso, che corre alla Semaine de la Critique con Più buio di mezzanotte, film ispirato all'infanzia difficile negli anni Ottanta di Davide Cordova detto Fuxia, omosessuale catanese tra i fondatori del famoso locale gay romano Mucca assassina. E in una conferenza stampa che si è tenuta nel padiglione italiano sulla Croisette tante le domande sullo stato delle cose rispetto a omofobia e diversità, temi centrali di questo film in sala da oggi distribuito dall'Istituto Luce. "Ho fatto una ricerca sulla vita di Davide Cordova per stabilire quali fatti raccontare - dice il regista -. Eliminando i fatti estremi ed evidenziando quelli poetici. E' vero ad esempio che la madre era ipovedente e che il padre gli somministrava una cura ormonale che non ha mancato di creare problemi fisici a Davide. Il fatto è che il padre, affatto cattivo, non sapeva gestire un figlio femmina nel profondo meridione d'Europa". In un film dedicato a Davide, alla musica e a Catania, continua Riso, "va detto che questa città è tollerante ma fino ad un certo punto. Di notte si possono anche vedere delle cose ma di giorno gli omosessuali devono andare a braccetto con la moglie. Secondo me non è cambiato nulla in Italia e neppure in Sicilia. Mostro le viscere della città Catania, quella che non si vede ne 'Il bell'Antonio'. Catania è una città cinematografica dove ci sono zone poverissime, dove si usa il baratto e dove ci sono dei ragazzi che non sono mai andati al cinema e non conoscono Mc Donald. Vi faccio un esempio: via delle Finanze, che è un mondo a parte". Comunque, conclude Riso, "Verso l'omosessualità ci dovrebbe essere maggiore apertura. Ho raccontato questo film di formazione non mostrando gli abusi, non essendo realista più di tanto, preferendo invece una connotazione poetica". "I miei genitori non hanno visto il film e dunque non so cosa ne penseranno, ma una cosa è certa: gli omosessuali vanno protetti e devono essere amati", dice invece Davide Cordova, l'ispiratore del film, che ora a 48 anni è tornato a vivere in Sicilia. Mentre Micaela Ramazzotti, straordinaria nel ruolo della madre di Davide, racconta: "Mi sento di festeggiare per questo film perché secondo me è nato un grandissimo autore, di grande carisma e fascino. Ho fatto poi questo film in un momento particolare, era nata da poco mia figlia e cullavo lei e anche Davide (interpretato da Davide Capone). A montare un po' di polemica, infine, è Pippo Delbono che nel film interpreta l'uomo in bianco: "E' vero l'Italia è ancora omofoba, sono stato presidente del Festival Gay di Torino che non ha ancora il patrocinio delle istituzioni piemontesi. Io dico: è importante dire di essere gay in un Paese dove i ragazzini si ammazzano quando scoprono di essere omosessuali e dire anche che essere sieropositivi non è affatto pericoloso. Se queste cose non si fanno è una forma di fascismo culturale".

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