(ANSA) - PERUGIA, 08 MAR - "La notizia di una nuova
gravidanza, per le donne che si trovano in una condizione di
vulnerabilità economica e sociale, è purtroppo spesso
accompagnata da paure, smarrimento e senso di solitudine. È
necessario tutelare le future mamme da pressioni familiari,
preoccupazioni economiche e incertezze lavorative e aiutarle ad
affrontare serenamente l'attesa di un bimbo. La mozione che
abbiamo appena depositato ha per obiettivo l'istituzione di un
fondo regionale per dare supporto alle madri e rimuovere gli
ostacoli di natura economica e sociale che impediscono la
costituzione e lo sviluppo di nuove famiglie". Lo dichiarano i
consiglieri regionali Daniele Carissimi, Paola Fioroni e Stefano
Pastorelli (Lega).
"Tra le ragioni più frequentemente addotte dalle donne come
causa di ansia e stress legate a una nuova gravidanza, come
rilevato da uno studio del Guttmacher Institute, ci sono -
spiegano i consiglieri - il fatto di non potersi permettere
economicamente un figlio, di temere ripercussioni importanti sul
proprio lavoro o percorso di studi o sulla capacità di prendersi
cura di altre persone già a carico, oppure di temere la
condizione di madre single o avere una relazione problematica.
Occorre evitare di lasciare le donne in gravidanza sole e
costrette in un contesto in cui non si riescono a vedere
alternative possibili".
"Abbiamo scelto di depositare questa mozione - spiegano i
consiglieri - nella data simbolica dell'8 marzo, dedicata alle
donne e alla riflessione sulla condizione femminile nella
società, in famiglia, nel lavoro. Riteniamo che la tutela della
maternità e del diritto delle coppie a diventare genitori
rimuovendo gli ostacoli economici e sociali che possono
impedirlo sia un passaggio fondamentale e ineludibile nel
percorso di eliminazione di ogni discriminazione e disparità di
genere".
"Già da tempo - concludono - la Regione Umbria dedica
particolare attenzione ai temi della famiglia e della natalità e
al supporto nel momento della nascita di un figlio e durante la
sua crescita. Nonostante i numerosi interventi a sostegno della
natalità e della famiglia, in Umbria la regione deve fare sempre
meglio". (ANSA).