"La sperimentazione delle tecnologie del Metaverso per l'erogazione dei servizi pubblici digitali" è l'obiettivo di una mozione depositata dal consigliere regionale Daniele Carissimi (Lega). "La rivoluzione digitale - spiega Carissimi, in una nota della Regione - rappresenta una grande occasione per aumentare la produttività, l'innovazione e l'occupazione, garantire un accesso più ampio all'istruzione e alla cultura e colmare i divari territoriali presenti anche in Umbria". "La mozione che ho depositato - prosegue - chiede l'impegno della Giunta regionale ad avviare, all'interno delle proprie strutture amministrative, progetti di sperimentazione del Metaverso quale nuovo strumento di interazione e canale di comunicazione con cittadini e imprese del territorio, al fine di contribuire alla digitalizzazione della pubblica amministrazione e migliorare l'accessibilità e la fruibilità dei servizi pubblici digitali, senza pregiudicare il senso di vicinanza e contatto garantito dall'esperienza fisica". "Il Metaverso - ricorda Carissimi - è un'infrastruttura digitale che consente di collegare lo spazio reale e quello digitale attraverso appositi dispositivi tecnologici e permette l'accesso degli utenti ad uno spazio tridimensionale (la cosiddetta realtà aumentata) all'interno del quale è possibile svolgere attività, incontrare altri utenti, creare oggetti virtuali e molto altro tramite esperienze immersive. Tra le possibili applicazioni del Metaverso vi è quella dell'e-government, già sperimentata dalla Regione Piemonte e da alcune aziende sanitarie per l'erogazione dei servizi pubblici a cittadini e imprese". "I vantaggi dell'utilizzo di questa tecnologia in Umbria - prosegue Daniele Carissimi - potrebbero essere numerosi: ad esempio, la riduzione delle liste di attesa o alle code per determinate tipologie di servizi, il raggiungimento di utenti situati in zone geografiche non presidiate da servizi fisici, l'implementazione dell'interazione e la collaborazione tra cittadini/imprese e pubblica amministrazione, tutto senza tuttavia pregiudicare il rapporto interpersonale con gli utenti dando un maggior senso di vicinanza e di interazione". "La transizione digitale e la trasformazione dell'architettura digitale della pa sono fronti - sottolinea ancora il consigiere - a cui sono dedicate quote ingenti delle risorse stanziate per l'attuazione del Pnrr (il 27%, pari a circa 49 mld di euro). I risultati attesi sono la semplificazione della vita digitale dei cittadini e delle imprese, il miglioramento dell'accessibilità dei servizi pubblici digitali attraverso la diffusione di strumenti e strategie condivise, il miglioramento dell'esperienza dei servizi pubblici digitali, l'erogazione di servizi pubblici digitali e il rafforzamento della 'cittadinanza digitale' attraverso iniziative dedicate volte a migliorare le competenze digitali di base. D'altra parte, anche l'Agenda digitale dell'Umbria dedica una missione ai Servizi pubblici digitali, tra i cui obiettivi rientra l'offerta di servizi pubblici a cittadini/imprese fruibili in modo tempestivo ed efficiente, ovvero 'a portata di app', in quanto sostenuti da back office dematerializzati, integrati e coordinati, sia nelle sue articolazioni amministrative che di servizio, nonché l'implementazione di trasformazioni organizzative di impatto rilevante e misurabile sulla semplificazione sulla fruibilità dei servizi". "L'atto di indirizzo che ho appena depositato - conclude il consigliere regionale di maggioranza - ha l'obiettivo di avvicinare la pubblica amministrazione regionale ai cittadini umbri attraverso servizi digitali innovativi come il Metaverso, allo scopo di rendere più semplice e accessibile l'interazione per gli utenti e di snellire e velocizzare l'erogazione dei servizi da parte dei dipendenti pubblici regionali".