(ANSA) - PERUGIA, 18 APR - La modifica dell'imputazione da
parte della Procura di Perugia nei confronti di Luca Palamara
"consegue ad una serie di contatti intercorsi con la difesa"
dell'ex magistrato "che aveva prospettato la possibilità di
definire non solo il già citato processo pendente presso il
primo collegio ma anche quello appena avviato in udienza
preliminare che pure lo vede imputato di corruzione": è quanto
spiega l'Ufficio guidato da Raffaele Cantone in un comunicato.
"L'Ufficio si è determinato nel senso indicato - è detto
ancora nella nota - perché in tal modo, in linea con lo spirito
della recente riforma Cartabia, possono rapidamente definirsi
due procedimenti di particolare complessità che avrebbero
significativamente impegnato l'ufficio inquirente e quello
giudicante nei prossimi anni. La modifica dell'imputazione, con
la derubricazione del reato in una fattispecie introdotta solo
nel 2012 con la legge anticorruzione che, pur meno grave della
corruzione, rientra comunque nel novero dei reati contro la
pubblica amministrazione, lascia immutato, del resto, il quadro
delle acquisizioni investigative compiute nel corso degli anni
dell'ufficio ed appare altresì coerente con un recentissimo
orientamento della Cassazione, espresso nel novembre del 2021
nel procedimento contro un ex sindaco di Roma.
In quella occasione, la Suprema Corte aveva proceduto a
riconfigurare la contestazione di corruzione, elevata nei
confronti dell'ex sindaco, affermando dovessero qualificarsi
come traffico di influenze illecite quei comportamenti con i
quali il pubblico ufficiale, in cambio di una utilità promessa o
ricevuta, si presta a porre in essere una mediazione illecita
per influenzare le decisioni di altri pubblici ufficiali".
(ANSA).