Via libera a Saint-Pierre alla costituzione di parte civile nel processo sull'inchiesta Geenna, che il 23 gennaio scorso aveva portato all'arresto, tra gli altri, dell'ex assessore comunale alla Programmazione, finanze e patrimonio Monica Carcea, accusata di concorso esterno in associazione mafiosa. Dopo un'ora e mezza di dibattito l'assemblea comunale mercoledì 20 novembre ha approvato a maggioranza la delibera con cui il Consiglio invita il sindaco a firmare il decreto che porterà il Comune a essere rappresentato nel processo. La maggioranza (con un assente) ha espresso 11 voti a favore, la minoranza due sì e tre astensioni. "E' un atto dovuto che in quanto ente pubblico l'amministrazione deve fare, un atto simbolico con cui assume una posizione di legalità", dice il sindaco, Paolo Lavy.
Dalla relazione della commissione di accesso antimafia (che sarà vagliata dal ministero dell'Interno per l'eventuale scioglimento del Comune), a Saint-Pierre è emersa una situazione più complessa di quella di Aosta.