Alla sanità valdostana servono più oss, più medici e un ospedale covid per poter essere meglio preparati in vista di un altro colpo di coda che ci si aspetta dal contagio entro la fine dell'anno. L'appello è dell'assessore regionale Mauro Baccega: "Ho scritto alla quinta commissione affinché si riprenda in mano la legge sull'attrattività dei medici che è stata messa in un cassetto e la si porti in Consiglio regionale quanto prima". E proprio oggi lo stesso Baccega ha proposto un emendamento alle misure in esame "che prevede corsi di formazione per 120 oss che devono essere avviati tra fine giugno-luglio: è necessario averne almeno 100-120 che siano pronte a fine anno, quando, in assenza di un vaccino, sarà nuovamente presente un contagio da coronavirus, anche se magari in forma minore".
E proprio in vista di questo scenario si pensa a un secondo ospedale interamente dedicato ai pazienti contagiati: "Stiamo parlando con la proprietà della clinica di Saint-Pierre per valutare nell'immediatezza di avere una struttura già pronta come ospedale covid, altrimenti dobbiamo attrezzarci in maniera diversa, ma i tempi sono stretti, non possiamo non pensare di non avere una struttura di questo genere entro novembre.dicembre".
Quanto alla 'emergenza nell'emergenza' degli anziani nelle case di riposto del territorio, Baccega va all'attacco: "Lo avevo detto in consiglio regionale che erano necessarie almeno 4 o 5 strutture che da residenza per anziani venissero trasformate in residenze assistenziali sanitarie: il primo passo era Variney, ma l'assemblea ha voluto prendere tempo e rinviare per un progetto più ampio; il progetto c'era e sarebbe dovuto partire proprio con Variney e successivamente con l'apertura delle micro di Morgex e poi Perloz e poi almeno altre due, adesso bisogna andare avanti, servono avamposti della sanità sul territorio".