Il bollettino di allertamento del ghiacciaio di Planpincieux emesso nel pomeriggio conferma che permangono i "trend anomali delle temperature" e le conseguenti variazioni "anomale del deflusso idrico". Cioè il rialzo termico, iniziato ieri dopo giorni di freddo, continua a provocare l'aumento della pressione dell'acqua che scorre tra la roccia e un blocco di ghiaccio da 510 mila metri cubi, che rischia di sollevarsi e scivolare a valle. Alla luce dell'ultimo bollettino il Comune di Courmayeur mantiene "tutte le misure di prevenzione di Protezione civile" disposte nella serata di mercoledì scorso, dall'evacuazione di un tratto della Val Ferret (una trentina di abitazioni) alla chiusura dell'accesso alla vallata. Il bollettino è redatto da Fondazione montagna sicura per conto della Struttura organizzativa Assetto idrogeologico dei bacini montani della Regione Autonoma Valle d'Aosta.
A causa di una nuova allerta scattata per il pericolo di crolli dal ghiacciaio di Planpincieux, sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco, il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, ha disposto ieri l'evacuazione di una trentina di abitazioni che si trovano nella parte bassa della Val Ferret oltre al divieto di transito lungo la strada comunale della vallata. "Lo scenario prospettato in caso di crollo di una porzione del ghiacciaio di Planpincieux coinvolge parzialmente l'abitato. L'evacuazione era urgente e improrogabile". Lo ha detto il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, durante una conferenza stampa dedicata all'emergenza in val Ferret. "In totale - ha aggiunto - sono state evacuate 75 persone, di cui 15 residenti. Nessuno ha richiesto un supporto per soluzioni abitative alternative. La situazione prevede un'estrema allerta nelle prossime 72 ore".
L'evacuazione che interessa una settantina di persone (15 residenti e oltre 50 turisti) che occupano una trentina di case nella parte bassa della val Ferret (Courmayeur) a causa dell'allerta per il crollo di una parte del ghiacciaio di Planpincieux (circa 500.000 metri cubi) è già cominciata. Sul posto stanno operando carabinieri, guardia di finanza, protezione civile, forestale, vigili del fuoco e personale del Comune. Gli sfollati sono radunati nel palaghiaccio di Courmayeur per una prima accoglienza, con la collaborazione della Croce rossa. "Per i residenti valuteremo le soluzioni da trovare" mentre "i turisti dovranno trovare altre soluzioni", ha detto all'ANSA il sindaco di Courmayeur nella tarda serata di mercoledì 5 agosto, dopo aver disposto l'evacuazione e la chiusura della vallata. Il numero esatto di evacuati sarà accertato solo nelle prossime ore, con il termine delle operazioni. I tecnici di Regione Valle d'Aosta e Fondazione montagna sicura hanno illustrato all'amministrazione comunale di Courmayeur che l'evoluzione del ghiacciaio di Planpincieux ha delineato un "nuovo settore" con un volume di circa 500 mila metri cubi e, di conseguenza, una nuova "zonizzazione delle zone a rischio". Una prima allerta era scattata il 24 settembre 2019, quando un tratto della Val Ferret era stato chiuso - fino al 13 novembre scorso - per il pericolo di crollo di una porzione da 250 mila metri cubi). Da allora sono state implementate le misure di monitoraggio del ghiacciaio. Sul movimento della massa glaciale incidono i "trend anomali di temperature", con un rialzo atteso già da oggi 6 agosto, dopo giorni di relativo freddo. La "situazione di rischio avrà una durata ridotta stimata in almeno tre giorni", si legge nell'ordinanza comunale. Le persone che si trovano fuori dalle zone rosse e gialle possono scegliere di restare in Val Ferret "se ritengono di essere autonomi (anche rispetto alle scorte alimentari) per il periodo di almeno tre giorni".Per accedere alla vallata esiste la “strada alternativa “della Montitta a senso unico alternato, con impianto semaforico e sistema radar doppler attivo”: l’accesso è riservato a soccorritori, forze dell’ordine, personale comunale dei servizi essenziali e persone autorizzate dal sindaco.
Un 'biscottone' di ghiaccio, situato tra i 2.600 e i 2.800 metri di quota, che sta scivolando a valle a causa dello sbalzo di temperature degli ultimi giorni. Così Valerio Segor, responsabile dell'ufficio Assetto Idrogeologico dei bacini montani della Regione Valle d'Aosta, spiega il rischio di crollo di una porzione del ghiacciaio di Planpincieux (Courmayeur) che ha portato all'evacuazione di una parte della val Ferret. "Con i nostri sistemi di monitoraggio e con le comparazioni fotografiche - sottolinea - abbiamo individuato un settore del ghiacciaio che sta cedendo, con una velocità non eccessiva. Abbiamo fatto un sorvolo quindi giorni fa e uno ieri. Si vede molto bene il comportamento anomalo di questa porzione del ghiacciaio, che è molto marcato". "L'allarme - aggiunge - non è tanto per il movimento, come era accaduto nell'autunno scorso, ma a causa del trend anomalo delle temperature. Uno shock termico caldo-freddo-caldo che, secondo i nostri consulenti di Zurigo, fragilizza quella parte del ghiacciaio con il rischio di crollo immediato. L'acqua che scorre sotto infatti può fare da 'scivolo'. E' la situazione più pericolosa e più predisponente al crollo".