"La prima grande sfida per il futuro a livello regionale è quella di capire quali siano le ragioni che stanno alla base del fenomeno del mancato incontro tra domanda e offerta di lavoro. Infatti ultimamente troppo spesso si assiste al fatto che le aziende o addirittura le pubbliche amministrazioni non riescano a reclutare il personale". Lo dichiara in una nota il direttivo confederale del Savt, sottolineando che "le problematiche sono differenti: la questione retributiva, la qualità e le condizioni del lavoro e della vita".
"Per cercare di ovviare a queste difficoltà - prosegue il sindacato valdostano - sarebbe più che mai necessario dare il via ad una vera contrattazione territoriale nei diversi ambiti produttivi per dare le dovute risposte economiche e normative.
Una maggiore contrattazione territoriale deve essere accompagnata da un salto culturale da parte dei datori di lavoro al fine di garantire migliori condizioni lavorative e di ospitalità ai lavoratori con l'obiettivo di fidelizzarli".
Infine il Savt ribadisce la necessità di avere in Valle d'Aosta "servizi di welfare all'avanguardia: molto si è già fatto in questo senso, ma sicuramente ci sono ancora margini di miglioramento, bisogna soprattutto tentare di abbassare il contributo che viene chiesto ai singoli utenti per usufruire dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione, siano essi rivolti ai bambini, agli invalidi o agli anziani".