"La definizione maxi condominio è ovviamente risibile rispetto a un edificio di otto unità abitative (appartamenti)" e "la località di Cervinia è notoriamente un luogo devastato negli anni 70/80, dopo il breve periodo straordinario di architetti come Mollino e Albini, da edifici mediocri se non orrendi, giganteschi (quelli sì maxi condomini), che l'hanno resa famosa tristemente". Così l'architetto Gianluca Peluffo, progettista di The Stone, il condominio di otto piani previsto nel centro di Cervinia al posto dell'ex Hotel Fosson.
La Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Valle d'Aosta, nel parere riportato dall'architetto, scrive: "Considerato che fin dai primi anni del '900 Cervinia è stata configurata come 'città di alta quota', con edificato di varie fogge caratterizzato da volumi imponenti ma, soprattutto, è stata frequentata da architetti di fama nazionale ed internazionale i quali hanno prodotto architetture 'futuristiche' per l'epoca ma ancora attuali ed ormai diventate vere e proprie icone prese ad esempio nello studio dell'architettura di montagna.
Ritenuto che la presente proposta progettuale si collochi idealmente in continuità con questa linea ancorché declinata nell'attualità tecnica, normativa e socio-economica, e stante anche l'eterogeneità edilizia del contesto circostante e di tutta la conca del Breuil, considerando anche che l'area di pertinenza dell'edificio di cui è caso, ad oggi è sostanzialmente satura, con lo sviluppo verticale sarà in parte liberata e, di fatto, restituita alla fruizione, ed atteso che il corpo di fabbrica, ad alta efficienza energetica, sarà ambientalmente sostenibile, non si sollevano obiezioni rispetto al progetto proposto in quanto - per composizione architettonica e tipologia - l'edificio risulterà sufficientemente inserito nell'ambito edilizio e paesaggistico".
In riferimento alla lettera destinata alla sindaca di Valtournenche da residenti di condomini limitrofi dopo il rilascio del permesso di costruire, l'architetto Peluffo parla di "testi di sconosciuti proprietari di appartamenti vicini o altro che in maniere non verificate e quindi non attendibili, raccolgono firme ed esprimono pareri gravemente lesivi di professionalità e onorabilità di persone".
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