"L'infiltrazione della 'ndrangheta c'è stata ed è stata documentata investigativamente, poi la verità giudiziaria è quella che si vedrà alla fine del processo". E' quanto ha sostenuto il tenente colonnello Carlo Lecca, comandante del gruppo carabinieri Aosta, di fronte alla prima commissione del Consiglio Valle, nel corso dell'audizione programmata nell'ambito delle funzioni di Osservatorio permanente sulla criminalità organizzata in Valle d'Aosta.
"Nelle evidenze investigative emerge che c'è stato questo tentativo in alcuni casi e in altri c'è stata proprio una infiltrazione questo è chiaro ed è palese", ha aggiunto il comandante, intervenuto dopo l'incontro tra i commissari e il sostituto procuratore di Aosta Luca Ceccanti. Secondo Lecca il "territorio di Aosta si è trovato impreparato nel respingere o quantomeno nel limitare questo tipo di infiltrazioni", mentre "questo osservatorio è un utile anticorpo che la Regione prende per capire cosa sta succedendo".
"Sono stati due incontri - ha commentato la presidente della prima commissione Patrizia Morelli (AV) - utili e interessanti, dai quali è emersa la necessità di una maggiore collaborazione fra la politica e le forze dell'ordine: l'obiettivo è quello di sviluppare una più forte consapevolezza da parte dell'opinione pubblica che talvolta, per disattenzione, ha sottovalutato il fenomeno delle infiltrazioni criminali". Per Morelli "non siamo davanti a una malavita organizzata che spara o che compie gesti eclatanti: per questo occorre essere più attenti verso soggetti che agiscono subdolamente e sono più difficili da individuare.
C'è bisogno di una sensibilizzazione culturale diffusa, che parta dalle scuole e che veda coinvolte tutte le istituzioni".