(ANSA) - AOSTA, 14 MAG - Entra nel vivo il progetto di
analisi genomica e big data 5000genomi@Vda, sviluppato dal
Centro di medicina personalizzata, preventiva e predittiva
(Cmp3Vda) all'Espace Aosta.
L'Istituto italiano di tecnologia, che guida il consorzio di
ricerca, fa sapere che, dopo lo stop giunto nel 2021, il
Comitato etico ha approvato i protocolli per gli studi in
oncologia, trapianti, malattie del neurosviluppo e
neurodegenerative. I ricercatori hanno così iniziato a
sequenziare i primi genomi di pazienti in cura all'ospedale
Parini e si è appena concluso un workshop di due giorni, sulle
linee di ricerca, tra scienziati del progetto e personale Usl.
Negli ultimi tre mesi sono stati individuati i primi pazienti
oncologici che hanno aderito volontariamente agli studi che,
insieme alla analisi future, saranno "una fonte di informazioni
sulle specificità di determinati tumori e sull'eventuale
presenza di tratti comuni all'interno della popolazione
valdostana".
Il progetto mira a studiare il genoma di 400 bambini con
disturbi dello spettro autistico e altri disturbi cognitivi, per
indagarne l'origine genetica e migliorare sia i sistemi di
diagnosi precoce sia i possibili trattamenti, e di 2.000
pazienti affetti da Morbo di Alzheimer o Parkinson al fine di
identificare "varianti genomiche conosciute causative o di
suscettibilità per le malattie neurodegenerative". Nel caso dei
tumori, saranno studiati 800 casi di pazienti oncologici con
l'obiettivo di sviluppare "un nuovo pannello genomico
personalizzato per le alterazioni genetiche ad incidenza nella
popolazione valdostana". Nel caso dei trapianti, saranno
analizzati 200 pazienti per identificare varianti genomiche non
ancora riconosciute come causa o fattore di suscettibilità per
malattie curabili con il trapianto.
E' in corso anche il sequenziamento del genoma dello
stambecco, in collaborazione con il Parco nazionale del Gran
Paradiso.
Il progetto è supportato dalla Regione Valle d'Aosta con
fondi strutturali dell'Unione Europea (Fesr e Fse) pari a 10,6
milioni di euro in cinque anni, e da 9,5 milioni di
cofinanziamento da parte del consorzio. Sono decine gli esperti
al lavoro, tra cui anche diversi ricercatori di origine
valdostana. (ANSA).