Offrire un supporto, non solo economico, "affinché si possa capire e l'idea imprenditoriale può avere la possibilità di essere realizzata e collocata in un contesto produttivo". Così l'assessore dello Sviluppo economico, formazione, lavoro, trasporti e mobilità sostenibile, Luigi Bertschy, ha descritto in conferenza stampa il progetto sulla neo-imprenditorialità previsto dal Piano politiche del lavoro 2021-2023. "Diminuisce il lavoro dipendente, l'obiettivo del progetto - ha aggiunto - è dare supporto a chi si decide di aprire una propria attività".
L'iniziativa prevede il riconoscimento di un contributo economico e un tutoraggio, sia per la realizzazione del business plan, sia successivo all'avvio dell'impresa. Sono previsti 8.000 euro per le nuove imprese, 5.000 euro per i liberi professionisti e ulteriori 1.000 euro per iniziative al femminile. Le domande possono essere presentate presso lo Sportello imprese del Centro per l'impiego fino al 30 novembre 2023 e poi dal primo gennaio al 31 agosto 2024. Ad oggi il requisito per poter partecipare è la disoccupazione, ma se alla fine del luglio prossimo non si dovesse raggiungere il numero minimo di adesioni, l'iniziativa potrebbe essere aperta anche agli occupati che vogliono cambiare professione.
Dopo un primo anno di sperimentazione "abbiamo voluto modificare questa azione, immaginando un supporto per far sì che l'idea imprenditoriale possa diventare realtà e non naufraghi dopo poco tempo", ha sottolineato Stefania Riccardi, coordinatrice del Dipartimento politiche del lavoro e formazione. "Le risorse stanziate - ha aggiunto - ammontano a 533 mila euro sul biennio, destinate a una trentina di imprese l'anno".
Nel 2022 le domande di accesso sono state 44. Gli aspiranti imprenditori ammessi al percorso di tutoraggio per la realizzazione del Business plan sono stati 27: 25 di loro (nel 48% dei casi si tratta di donne) hanno effettivamente avviato le proprie attività. Il 24% delle imprese aperte è commerciale, il 48% è artigiana, il 4% opera nel settore turistico, mentre vi è un 24% di attività libero professionali.
Durante la conferenza stampa hanno portato la propria testimonianza tre neo-imprenditori che hanno partecipato al precedente bando: il tatuatore Domenico Cifarelli ("oltre all'aiuto economico ho avuto la fortuna di avere dei tutor che mi hanno assistito, facendo una attenta analisi del mercato e curando il marketing"), la pedagogista Annie Gaspard (per il suo atelier di pittura "l'aiuto sicuramente è stato economico, ma soprattutto progettuale e umano: è stato un importante supporto") e Cristal Alvarez Germosen, titolare di una caffetteria (con il supporto ricevuto, "dopo nove mesi l'attività sta andando avanti").
"Di qui a qualche giorno - ha anticipato Bertschy - dovremo riuscire a concludere l'istruttoria per realizzare e approvare la delibera sulla legge sull'imprenditoria giovanile, che è stata approvata lo scorso anno".