"L'emergenza pandemica ha messo in evidenza i limiti del nostro Sistema Sanitario e la miopia di scelte che hanno portato a una indiscriminata riduzione delle risorse, in assenza di una adeguata programmazione sanitaria e di sufficienti investimenti per il Sistema Sanitario Nazionale e Regionale". Lo dichiara l'Associazione nazionale primari ospedalieri (Anpo) della Valle d'Aosta.
"Molti pazienti - si spiega - rischiano, così, di ritardare gravemente interventi di diagnosi e cura, con le prevedibili conseguenze di peggioramento di tutte le patologie acute o croniche".
L'Anpo chiede "nuove politiche di crescita, garantendo gli investimenti necessari al Sistema Sanitario Regionale, valorizzando le professionalità sanitarie esistenti e attraendo, al contempo, nuovi professionisti in Valle d'Aosta". Per i primari valdostani "questo è anche il momento giusto, con la recente stabilizzazione della nuova Direzione Strategica, di affrontare senza indugi la riorganizzazione complessiva dell'Azienda, anche tramite la rapida revisione dell'Atto Aziendale, per pianificare gli investimenti in sviluppo tecnologico e innovazione, per la riorganizzazione della rete sul territorio e per restituire valore alle azioni che, quotidianamente, i professionisti svolgono per il rilancio del sistema sanitario regionale".