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Incidente Venezia, indagati il comandante e il pilota della Msc

Due persone contuse, in modo lieve, tra i passeggeri del battello turistico. Altri due sono stati portati a loro volta in ospedale a scopo precauzionale

 MSC Cruises conferma che "sono stati notificati al Comandante della MSC Opera e al DPA (Designated Person Ashore) gli avvisi di garanzia e la relativa iscrizione nel Registro degli indagati della Procura della Repubblica di Venezia, atto dovuto per poter procedere all'espletamento della consulenza tecnica ex articolo 360 CPP". La compagnia rende noto inoltre che "la Procura ha iscritto nello stesso Registro altri soggetti estranei a MSC coinvolti a vario titolo nella gestione degli eventi che hanno portato all'incidente di domenica".

Il presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Settentrionale Pino Musolino è stato convocato d'urgenza a Roma dal Ministero dei Trasporti ed infrastrutture a seguito dell'incidente nautico accaduto ieri a Venezia lungo il Canale della Giudecca dove la nave Opera di Msc crociere perso il controllo è andata a sbattere su una riva coinvolgendo un battello passeggeri.

Intanto Msc ha deciso di annullare la crociera che doveva ripartire da Venezia sulla nave 'Opera', e di "rimborsare a tutti i passeggeri l'intero costo del biglietto e gli eventuali servizi prenotati". Lo afferma una nota della compagnia crocieristica. Questo, spiega Msc, alla luce del fatto che l'indagine in corso richiederà alcuni giorni per essere completata "e quindi la nave non potrà completare l'itinerario inizialmente previsto nel Mediterraneo Orientale".

"C'è questo problema della nave a Venezia, uno va a leggere e ci sono ipotesi di lavoro, poi ci sono però, ma, forse, dipende... Oggi qui è presente l'Italia del sì", ha detto il vicepremier Matteo Salvini. "C'è un progetto per le navi - ha aggiunto - bene, si faccia e subito".

La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo a carico di ignoti sull'incidente navale nel canale della Giudecca, e valuta se procedere per il reato 1231 del codice di navigazione, inosservanza delle norme sulla sicurezza, ha detto il Procuratore Bruno Cherchi. Nei prossimi giorni verrà disposta la consulenza tecnica, e se vi saranno atti irripetibili, com'è probabile, vi saranno iscrizioni di indagati. Sono finiti sotto sequestro i sistemi di movimento (motorini, timone, scatola nera), ma non la nave stessa.

Il punto sulla vicenda - Paura a Venezia per lo scontro tra una nave da crociera della Msc e un battello gran turismo nel porto. Il bilancio è di 4 feriti, turiste americane, neozelandesi e australiane, tra i 67 e 72 anni, nessuna in gravi condizioni. Due sono già state dimesse dall'ospedale. 

Venezia, collisione tra nave crociera e battello

 
Poteva però essere una tragedia peggiore, perché la 'Msc' "Opera", un gigante di 275 metri per 65mila tonnellate di stazza, pareva non potesse fermarla più nessuno. Aveva il motore in avaria, ma "in spinta", ha spiegato chi era sui rimorchiatori che facevano da guida. Continuava cioè ad accelerare, e alla fine anche il cavo del rimorchiatore che la teneva 'frenata' a poppa si è spezzato. Il 'grattacielo' navigante ha proseguito la corsa, grattando via un pezzo di banchina in cemento armato, poi, mentre dalle radio dei natanti nel canale tutti gridavano "Emergenza, Emergenza!", ha colpito sulla poppa il 'River Countness', un barcone fluviale turistico, dove i passeggeri facevano colazione, prima di una gita sul Brenta. C'è stato tutto il tempo perché vedessero arrivare il gigante verso di loro. La gente ha iniziato ad urlare, a correre, si è buttata verso l'esterno, cadendo e rialzandosi, per fuggire di corsa.

Dalla stessa 'Msc "Opera" i turisti hanno filmato, atterriti, quello che vedevano dal ponte: "oh mio Dio, oh mio Dio!" ha gridato più volte una donna, credendo di vedere gente finire in acqua. Non era però così. L'incidente ha riaperto la polemica sul piano alternativo per far arrivare le navi, attraverso la bocca di Malamocco, e il canale Vittorio Emanuele. Piano elaborato da tempo, che vede d'accordo Comune, Regione e compagnie crocieristiche, ma non ha ancora convinto il ministero dei trasporti. La reazione del ministro Toninelli è arrivata subito, con la promessa che lo stop alle grandi navi arriverà a breve. "Dopo tanti anni di inerzia, finalmente siamo vicini ad una soluzione definitiva" ha twittato il responsabile dei Trasporti. Poco dopo il Mit ha spiegato che "i ministri interessati si vedranno a breve scadenza per tirare le somme sulle opzioni progettuali individuate allo scopo di trovare la soluzione definitiva migliore, che arriverà presumibilmente entro il mese di giugno".

IL POST DI TONINELLI

 

Interviene anche il ministro per i Beni e le Attività culturali, Alberto Bonisoli: "L'incidente che si è verificato oggi, a Venezia, - afferma - è l 'ennesima conferma che le grandi navi non devono più passare per la Giudecca. Ed è per questo che il Mibac, alcuni mesi fa, ha posto il vincolo su tre canali di Venezia, e sta lavorando alacremente al tavolo interministeriale per il blocco delle grandi navi in laguna, insieme con il Mit e al ministero dell'Ambiente. Oltre alla tutela della città patrimonio Unesco, bisogna salvaguardare l'ambiente e l'incolumità di cittadini e turisti". 

"Vedevo questa punta avvicinarsi e ho pensavo che arrivasse fino a casa mia, dico la verità". Così una signora veneziana, residente a Santa Marta, descrive quanto ha visto prima dell'incidente della nave di Msc. "Ero nella mia terrazza, al quarto piano e vedo benissimo il canale della Giudecca - prosegue - quando ho visto la punta della nave che si stava avvicinando verso di noi sembrava venisse fin qui, infatti si è incuneata nella banchina". "C'era un rumore assordante, tutti i clacson che suonavano - conclude - Si può dire che è andata bene".

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