(ANSA) - CROTONE, 26 FEB - E' di nuovo esposta nel Museo
nazionale archeologico di Crotone la "barchetta nuragica",
reperto rinvenuto nella seconda metà degli anni '80 nell'area
archeologica di Capo Colonna.
Dal 13 marzo 2014 il reperto si trovava all'interno del
percorso espositivo della mostra "L'isola delle Torri. Tesori
dalla Sardegna nuragica", organizzata dalla Regione Sardegna e
dalla Soprintendenza Archeologia sarda che ha visto riuniti in
un'unica esposizione una serie di oggetti di produzione locale
rinvenuti in diversi siti in Italia, a dimostrazione della fitta
rete di contatti e di scambi che attraversava il Mediterraneo
antico.
La civiltà nuragica ha avuto il suo sviluppo in Sardegna tra
il secondo ed il primo millennio a.C. ed il percorso espositivo
ne ha potuto proporre gli aspetti fondamentali. La stessa mostra
è stata poi ospitata al Museo Pigorini di Roma e nel Museo
Civico Archeologico di Milano.
La barchetta nuragica venne ritrovata nel 1987, nel corso
dello scavo archeologico dell'edificio B all'interno del grande
santuario dedicato ad Hera Lacinia a Crotone. Per la Direzione
del Museo Archeologico Nazionale di Crotone, "il reperto
rappresenta un unicum, non soltanto per la sua valenza
simbolica, ma per il carattere atipico del luogo di
ritrovamento. Nell'edificio infatti venivano custoditi gli
ex-voto più significativi del santuario Lacinio. Per questo la
presenza di tale oggetto deve riferirsi ad un contatto avvenuto
tra due mondi, quello sardo e quello della Magna Grecia, che
evidentemente a quei tempi non trovavano nel mare un ostacolo o
una barriera ma, al contrario, un fondamentale veicolo di
comunicazione".
"L'importanza della barchetta del Lacinio - conclude la nota
- deriva quindi dall'esplicito richiamo al mare che ne fa
testimone essenziale del collegamento tra il culto alla dea
crotoniate e la navigazione". (ANSA).