(ANSA) - AMENDOLARA (COSENZA), 18 FEB - C'è chi la utilizza
per produrre delicati pasticcini o per il gelato e chi per
realizzare prodotti unici nel loro genere come un tipo di
mortadella. La "mandorla di Amendolara", eccellenza produttiva
della cittadina dell'Alto Ionio Cosentino, può contare adesso
sulla De.C.O., la denominazione di origine comunale. A dare il
via libera all'istituzione del marchio "Mandorla di Amendolara"
è stato il Consiglio comunale di Amendolara.
Sono un centinaio le varietà che hanno attecchito nel tempo
sul territorio del centro il cui nome "Amigdalaria",
"Mendolaria", "Mennulara" si è da sempre, nel tempo,
identificato con questo prodotto ma gli studi scientifici del
Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura
"Basile Caramia" di Locorotondo (Bari), con il quale il Comune
ha sottoscritto una convenzione assieme all'Arsac (Agenzia
Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura in Calabria) proprio
durante il convegno, si sono concentrati su tre di loro: la
"pizzutella", ma anche la "mezza mullisa" e la "mullisa
piccola".
Frutto dalle molteplici e risapute proprietà nutritive e
salutistiche, le mandorle occupano un posto di assoluto rilievo
tra la frutta e si caratterizzano come un vero e proprio
toccasana naturale per prevenire e contrastare numerose
patologie. Dalla loro hanno un'alta percentuale di grassi
"buoni" e sono naturalmente tra gli alimenti anti-colesterolo
più importanti perché fanno scendere il livello di colesterolo
nel sangue e contribuiscono così alla salute di arterie e cuore.
Hanno, inoltre, un forte potere antiossidante naturale,
preservano la giovinezza, la bellezza della pelle e il benessere
dei capelli. Notevole è la loro azione contro l'anemia e sono
molto utili per l'apporto di calcio oltre ad avere effetti
positivi su chi è affetto da diabete di tipo 2.
"La valorizzazione della mandorla è un progetto ambizioso di
questa Amministrazione - afferma il sindaco di Amendolara,
Antonello Ciminelli - è il riconoscimento della De.C.O. non è
assolutamente un traguardo, ma solo un punto di partenza verso
marchi più prestigiosi come I.G.P. e D.O.P. E proprio
perseguendo questi obbiettivi e puntando sulla green economy -
ha aggiunto - che adesso si punta a costituire un vero Consorzio
di produttori. Un'ottima opportunità per contribuire a
contrastare contro il rischio spopolamento che attanaglia il
nostro comprensorio". (ANSA).