(ANSA) - NAPOLI, 06 MAR - Forza Italia, in Campania, riunisce i candidati del partito, eletti e non, per fare il punto dopo il voto. Tutti d'accordo che il partito, a livello nazionale, ha retto l'onda d'urto dei risultati grazie alle regioni del Sud.
Ed è dall'asse del Mezzogiorno, secondo quanto emerso dalla riunione a porte chiuse, che si deve ripartire, nel giorno in cui il leader del partito, Silvio Berlusconi ha riunito ad Arcore lo stato maggiore del partito con i due capigruppo, Renato Brunetta e Paolo Romani oltre ai fedelissimi.
La decisione, maturata nel corso della riunione a Napoli, è di ripartire dall'impegno e dalla passione di chi ha lottato per affermare le ragioni di un partito che ha raggiunto risultati migliori rispetto alla media nazionale. Un partito, quello campano, che, secondo indiscrezioni raccolte, ora chiede di poter contare e far sentire la propria voce rispetto a schemi che in questi mesi sono stati concepiti non tenendo conto di una realtà, quella meridionale, che è profondamente diversa da quella del Nord. Punto da cui partire, per gli azzurri campani, è la legge elettorale, anche - è il ragionamento - alla luce dell'impegno dei parlamentari campani contro un sistema che avrebbe premiato una coalizione che al sud non c'è. E ancora la lotta alla povertà, alle disuguaglianza e alla disparità di diritti che ora si chiede vengano posti al centro dell'agenda politica del partito.
Alla riunione, insieme con il coordinatore regionale, il senatore Domenico De Siano, Mara Carfagna, Antonio Pentangelo, Armando Cesaro e Paolo Russo, erano presenti tutti, eletti e non, consiglieri e rappresentanti del partito sul territorio.
Gli unici assenti sono stati Cosimo Sibilia, a Roma per un impegno del Coni, Flora Beneduce, anche lei nella Capitale, Severino Nappi, a causa della febbre. (ANSA).