(ANSA) - NAPOLI, 25 GEN - C'è anche un'impresa campana,
l'Azienda agricola Di Landro Francesco, con sede a Salerno, tra
i vincitori del 7° bando nazionale sull'agricoltura sociale
promosso da Confagricoltura, Senior l'età della Saggezza Onlus,
Reale Foundation, insieme alla Rete delle Fattorie Sociali e
l'Università di Roma Tor Vergata.
L'azienda agricola salernitana si è aggiudicata ieri, 24
gennaio, a Roma un premio di 40.000 mila euro per il progetto
"Parco archeologico di Pompei, storia di una rinascita - La
storia di un mondo perduto che rinasce grazie ai giovani ed al
sociale", proposto in partenariato con il Parco archeologico di
Pompei e la cooperativa sociale "Il Tulipano" di Napoli.
Destinatari del progetto saranno 21 giovani, dai 15 ai 30 anni,
con autismi e/o disabilità cognitive che saranno formati per
operare nel suggestivo scenario del Parco archeologico di
Pompei, in un terreno nell'area dell'ex Polverificio borbonico
di Scafati. Il progetto, della durata di 10 mesi, prevede
attività di tirocinio ed inserimento lavorativo nella filiera
della produzione agricola, dalla semina al raccolto.
"Siamo un'azienda giovane - ha detto Francesco Di Landro
ritirando il premio - e l'impegno in progetti sociali fa parte
del nostro DNA. L'agricoltura, con i suoi ritmi lenti dettati
dalla natura, è uno strumento formidabile per favorire la
socializzazione e la partecipazione, per migliorare l'autostima,
rafforzare le abilità e la capacità residue dei giovani che
parteciperanno al progetto, per sviluppare nuove competenze da
spendere sul mercato del lavoro".
Presenti alla cerimonia di premiazione Fabrizio Marzano,
presidente di Confagricoltura Campania, e Rosario Rago, della
Giunta nazionale di Confagricoltura. Soddisfazione per il premio
è stata espressa da Antonio Costantino, presidente di
Confagricoltura Salerno.
"L'agricoltura sociale si sta affermando nel Paese con fatturati
interessanti e comincia ad insediarsi anche nella nostra
provincia. Le aziende impegnate in questi progetti - ha
sottolineato Costantino - insieme a cibo sano e di qualità,
producono anche solidarietà, inclusione sociale, cura e
benessere, contribuendo ad un welfare diffuso nel territorio in
cui operano". (ANSA).