(ANSA) - CASERTA, 14 MAR - Un imprenditore attivo nel settore
della logistica all'interno dell'Interporto Sud Europa di
Marcianise (Caserta), e il suo commercialista, sono stati
arrestati dalla Guardia di Finanza e condotti in carcere su
ordine del Gip del tribunale di Napoli.
L'indagine, coordinata dalla Procura di Napoli, ipotizza che
i due indagati abbiano messo in atto un articolato sistema di
frode fiscale realizzata con l'emissione di documentazione falsa
e in particolare di oltre 2.600 fatture per operazioni
inesistenti emesse da società cosiddette "cartiere", ovvero
fittizie, create dagli indagati solo per porre in essere le
operazione illecite, ma prive di qualsiasi struttura
organizzativa. I finanzieri della Compagnia di Marcianise hanno
eseguito anche un decreto di sequestro preventivo di beni mobili
ed immobili riconducibili ai due indagati e del valore stimato
di oltre 6 milioni di euro. Già nel febbraio 2022 l'imprenditore
e il suo commercialista-consulente fiscale erano stati colpiti
dalla misura cautelare interdittiva del divieto temporaneo di
esercitare, rispettivamente, l'attività imprenditoriale e
professionale, ma incuranti dell'ordine giudiziario, hanno
proseguito nell'attività illecita, creando una società
"cartiera" tutta nuova con cui hanno realizzato ulteriori
profitti illeciti per sei milioni di euro (somma che corrisponde
a quanto sequestrato), aggravando così la loro posizione.
I finanzieri hanno scoperto che l'imprenditore, grazie alla
regia del consulente fiscale, avrebbe realizzato in totale negli
ultimi anni ingenti risparmi di imposta, in particolare costi
indeducibili per un valore di oltre 40 milioni di euro ai fini
delle imposte dirette e di IVA indetraibile per un valore di
oltre 8,6 milioni di euro. Ai due indagati sono contestati
numerosi reati, ovvero l'autoriciclaggio, il falso in bilancio,
la bancarotta documentale e fraudolenta, l'indebita percezione
di erogazioni pubbliche e le indebite compensazioni effettuate
con l'utilizzo di crediti inesistenti. (ANSA).