(ANSA) - NAPOLI, 16 MAR - Usavano ingenti quantitativi di
alcol denaturato importato dall'estero per fronteggiare la
pandemia da Covid-19 per produrre bevande alcoliche adulterate e
contraffatte poi con i marchi di alcolici: insieme
all'ispettorato ICQRF del Ministero dell'Agricoltura è stato
scoperto anche questo dal Nucleo di Polizia
Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli che ha
notificato 12 arresti (3 in carcere e 9 ai domiciliari) e
sequestrato beni per un valore complessivo da 10 milioni di
euro.
I finanzieri hanno apposto i sigilli a un liquorificio di
Giugliano in Campania (Napoli), a una tipografia di Cava dè
Tirreni (Salerno) e a una casa vinicola di Pagani (Salerno). Nei
confronti degli indagati il tribunale di Napoli Nord, su
richiesta dell'ufficio inquirente coordinato dal procuratore
Antonietta Troncone, ha disposto anche un sequestro preventivo
delle imposte evase da 250mila euro.
Trovate anche bottiglie con la dicitura olio d'oliva ma che
invece contenevano olio di semi. Dagli accertamenti è emerso che
le bevande contraffatte venivano vendute a cantine, distillerie,
grossisti e rivenditori al dettaglio tra Campania, Puglia e
Calabria. Ma i liquori, è emerso dalle analisi chimiche,
contenevano anche sostanze nocive tipiche dei disinfettanti
(alcool isopropilico e metiletilchetone) non destinate per l'uso
alimentare.
La contraffazione ha riguardato anche presunto champagne sulle
cui bottiglie sono state trovate le griffe false di noti marchi
internazionali, anche DOP, ma che invece contenevano solo vino
spumante. (ANSA).