(ANSA) - ROMA, 22 MAR - E' stata confermata dalla Cassazione
la condanna a cinque anni e quattro mesi di carcere, oltre alla
multa di 26.666 euro, per detenzione e spaccio di droga a carico
di un imprenditore napoletano, gestore di un albergo a Ischia
presso il quale l'uomo - di 47 anni - aveva incaricato il suo
spedizioniere di fiducia di provvedere alla consegna di un pacco
che lui stesso si era mandato.
Per errore il pacco, che conteneva due chili e mezzo di
hascisc e 270 grammi di cocaina, era finito a Procida dove era
stato consegnato a un commerciante del tutto estraneo a questo
traffico di droga, e anche la ditta di spedizioni è risultata
inconsapevole del contenuto del pacco. Da questo disguido - sul
pacco c'era scritto solo 'Gianni', soprannome dell'imputato -
hanno preso l'avvio le indagini condotte dai carabinieri di
Ischia che sono risaliti al 'mittente' del pacco.
Ad avviso degli 'ermellini', che hanno respinto la richiesta
della difesa di concedere all'albergatore le attenuanti
generiche, 'Gianni' non merita sconti di pena per "l'ingente
quantitativo" di droga trovata nel pacco e per "la diversa
tipologia delle sostanze stupefacenti detenute", elementi che
dimostrano la "pericolosa caratura criminale" dell'imprenditore
"evidentemente inserito in circuiti di mercato stabilmente
dediti al traffico illecito".
Con questa decisione - presa al termine dell'udienza
svoltasi lo scorso 16 febbraio -, la Suprema Corte ha confermato
la condanna inflitta a 'Gianni' dalla Corte di Appello di Napoli
il 12 aprile 2022. In primo grado, l'uomo era stato giudicato
con rito abbreviato. (ANSA).