(ANSA) - ERCOLANO (NAPOLI), 22 MAR - "Dobbiamo riuscire ad
essere rete, creare i presupposti perché si diffonda una cultura
di legalità del rispetto dell'altro e delle regole". Così
Vincenzo Ranieri sostituto procuratore della Direzione
Distrettuale Antimafia alla Procura presso il Tribunale di
Napoli commenta l'omicidio del 19enne avvenuto domenica presso
gli chalet di Mergellina. Per quell'episodio è accusato un
coetaneo di omicidio volontario aggravato da modalità mafiose.
Il magistrato, intervenuto questa mattina all'Istituto
Comprensivo 3 De Curtis Ungaretti a Ercolano (Napoli), ha
incontrato gli alunni per un confronto sui temi del disagio
minorile. "Purtroppo noi scontiamo una serie di mancanze dello
Stato, delle famiglie oltre a diseguaglianze sociali, redditi
troppo bassi, esclusione sociale. Il problema è multifattoriale"
ha spiegato Ranieri. "E' facile fermarsi all'evento quando
purtroppo ci scappa il morto, ma noi non abbiamo neanche idea di
quante altre situazioni ci siano in cui non c'è il morto ma c'è
il ferito, l'accoltellamento, la bottiglia che vola. E questo
avviene nei quartieri 'bene' di Napoli, figuriamoci nelle
cosiddette periferie e negli ambienti più marginalizzati".
Il pm ha poi concluso: "Io penso che l'unica vera speranza
sia quella di riuscire a colmare le lacune che abbiamo e che
partono dalla scuola che lavora in condizioni difficili per
arrivare fino alle diseguaglianze sociali e salariali. Tutti
motivi di esclusione sociale che poi sono probabilmente alla
base di questi eventi".
Ranieri, al termine dell'incontro che ha visto la
partecipazione del sindaco Ciro Buonajuto, degli assessori
Carmela Saulino e Lucio Perone, dell'avv. Ciro de Benedictis, ha
donato una maglietta con la scritta 'Portatore sano di legalità'
alla dirigente scolastica Laura Patrizia Cagnazzo. (ANSA).