(ANSA) - CASERTA, 23 MAR - Per Teverola, piccolo comune del
Casertano una volta zona di influenza del clan dei Casalesi, il
monumento a Genovese Pagliuca, vittima innocente della camorra,
ucciso il 19 gennaio del 1995 perchè aveva difeso la propria
fidanzata di cui si era invaghita l'amante del boss Francesco
Bidognetti, doveva essere la pietra attorno al quale far
rinascere una comunità. Inaugurato nel gennaio 2016, da allora,
nonostante le iniziative organizzate una volta all'anno nel
giorno dell'omicidio, il monumento composto da una pietra in
marmo bianco con impressa la faccia di Genovese e la scritta
"vittima innocente della camorra" sotto l'intestazione del
comune di Teverola e della Provincia di Caserta, è finito
lentamente in un cono d'ombra fino ad essere quasi abbandonato.
E neanche nel giorno della commemorazione delle vittime della
criminalità organizzata, il 21 marzo scorso, nel quale a pochi
chilometri di distanza, a Casal di Principe, si festeggiava
l'arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella come
riconoscimento agli sforzi di riscatto fatti da una comunità, il
cippo marmoreo in memoria di Genovese è stato ripulito. Non è
ancora completamente invaso dai rifiuti, ma si nota la mancanza
di manutenzione e di attenzione, che stride con le tante
iniziative anticamorra e sulla vittime che si stanno
organizzando e tenendo in questi giorni.
"Purtroppo in questa terra manca spesso rispetto umano e
sensibilità - dice Giovanna Pagliuca, sorella di Genovese -
tante volte ho sollecitato il Comune a fare un po' di
manutenzione, non chiedo chissà cosa, ma di mettere una luce,
togliere un po' di immondizia, tagliare l'erba, in modo che il
monumento sia visitabile e decoroso. Ci vuole rispetto per la
memoria di una vittima come Genovese, e per tutte le vittime
innocenti della camorra". (ANSA).