(ANSA) - NAPOLI, 28 MAR - C'erano sei smartphone, quattro
micro-telefonini e un grosso quantitativo di sostanza
stupefacente nel drone avvistato e individuato dalla Polizia
Penitenziaria, la scorsa notte, nel carcere di Benevento. A
rendere noto l'episodio è il segretario regionale Campania
AS.P.Pe confederata CON.SI.Pe Luigi Castaldo per il quale,
"purtroppo nonostante l'inasprimento delle pene relative
all'introduzione ed al possesso di materiali e sostanze non
autorizzate all'interno di un penitenziario (reato previsto
dall.art.391 ter del C.P. entrato in vigore il 21/10/2020 con
rafforzamento delle sanzioni - condanne fino a sei anni -
qualora si ha contatto con detenuti al 41bis) il business della
criminalità non ha remore, mentre per qualcuno la presenza di
droni è un miraggio".
Per il segretario generale Asppe confederata Consipe Claudio
Marcangeli, "mentre qualcuno si preoccupa di dignità dei
ristretti, di trattamento, di torture e di come ampliare i
benefici per la popolazione detenuta, la criminalità non perde
tempo ed investe in tecnologia per i propri fini illeciti in
barba ad un sistema penitenziario che fa acqua da tutte le
parti".
Per i due sindacalisti AS.P.PE, "urge un efficace e lungimirante
piano organizzativo del sistema penitenziario che metta in primo
piano il benessere del Personale di Polizia Penitenziaria ".
Castaldi e Marcangeli, infine, plaudono le donne e gli uomini
del Corpo di Polizia Penitenziaria "che ogni giorno, nonostante
tutto, espletano con alto senso del dovere e spirito di
sacrificio il proprio mandato istituzionale". (ANSA).