(ANSA) - CASERTA, 31 MAR - "Invitiamo i ministri che hanno
votato per il nuovo codice degli appalti, che reintroduce il
subappalto a cascata, strumento che come già avvenuto in passato
comporterà un aumento dell'illegalità nel settore edile, a
venire a Caserta e a mettersi scarpe e caschetto per venire con
noi almeno una settimana sui cantieri, così capiranno qual è la
realtà, e quindi come scrivere le regole". E' la provocazione
lanciata dai segretari casertani dei sindacati dei lavoratori
edili, ovvero Irene Velotti della Fillea-Cgil di Caserta, e
Antonio Cirillo delle Feneal-Uil, che domani si preparano alla
manifestazione di Napoli, che inizialmente doveva riguardare
solo il superbonus, i cui effetti negativi derivanti dalla
modifiche normative hanno portato anche a Caserta a decine di
licenziamenti nelle aziende edili, ma che ora inevitabilmente
verterà anche sul nuovo codice degli appalti approvato il 28
marzo dal Consiglio dei Ministri, che a detta dei sindacati
accrescerà la precarietà lavorativa e l'illegalità nei cantieri.
"Sono gravi le liberalizzazioni previste nel nuovo codice -
dicono i sindacalisti - si rischia di riportare indietro il
settore che a Caserta faticosamente ha visto rientrare dal
sommerso tante imprese".
La mobilitazione di lavoratori edili proclamata a livello
nazionale solo da Cgil e Uil, avverrà in contemporanea a Napoli,
Torino, Roma, Palermo e Cagliari. L'obiettivo è chiedere la
modifica del decreto sui bonus edili, nel senso di garantire
urgentemente lo sblocco dei crediti, dare stabilità alle
percentuali di incentivo per i prossimi 10 anni, garantendo la
cessione del credito e lo sconto in fattura per gli incapienti
(con il 100% dei costi anche tramite recuperi sulla bolletta) e
per i redditi medio-bassi (Isee inferiore ai 30 mila euro), per
i condomini e per chi vive nelle periferie; i due sindacati
chiedono poi un intervento pubblico diretto, anche
straordinario, per l'Edilizia Pubblica Residenziale, ed ancora
una legge quadro per la rigenerazione urbana, l'obbligo di
applicare e rispettare i CCNL Edili in tutti gli appalti di
lavori, a partire dagli appalti di lavori pubblici, e il
ripristino del divieto di subappalto a cascata". (ANSA).