(ANSA) - NAPOLI, 03 APR - Segregata in casa per una settimana
e poi picchiata perché aveva chiesto aiuto ad un familiare. E'
quanto accaduto a Giugliano, in provincia di Napoli.
E' grazie ad una telefonata al 112 che l'ennesima storia di
violenza sulle donne è stata interrotta. A chiedere aiuto ai
carabinieri, il cognato della vittima. Una segnalazione che ha
fatto scattare subito l'intervento dei militari che hanno
scoperto violenze e vessazioni.
Quando i carabinieri sono arrivati davanti all'abitazione
segnalata, non hanno trovato nessuno. Poi, poco dopo, è arrivata
un'auto, a bordo un uomo ed una donna che indossava occhiali da
sole. Uno dei carabinieri ha chiesto alla donna di mostrare gli
occhi, uno era tumefatto. L'uomo ha raccontato che la compagna
si era procurata la ferita con un telefono e intanto le ha cinto
le spalle con un abbraccio. I militari non hanno creduto a una
parola e hanno preso in disparte l'uno e l'altra.
La donna è scoppiata a piangere. Ha raccontato che è stata
segregata in casa dallo scorso martedì, il cellulare
sequestrato. Approfittando di un attimo di distrazione del
compagno ha trovato il telefono nell'armadio e ha chiamato un
familiare. Chi la costringeva tra quelle quattro mura l'ha
scoperto e l'ha picchiata. Le ha stretto le mani al collo e poi
l'ha colpita alla faccia con il telefono. Poi l'ha fatta salire
in auto e l'ha portata in giro.
I carabinieri hanno raccolto la denuncia della vittima e
hanno fatto scattare le manette ai polsi del 51enne. E' ora in
carcere, in attesa di giudizio. (ANSA).