(ANSA) - CASERTA, 06 APR - Un macchinista di una nave
mercantile della Grimaldi Lines, è tornato in Italia a bordo di
un'eliambulanza, in stato confusionale e con un grave trauma da
schiacciamento alle gambe dopo - è la denuncia dei familiari -
essere stato legato al letto con i cavi che si usano per il
trasporto delle auto, col rischio di perdere l'uso degli arti.
Si tratta di un ventenne di Mondragone (Caserta), al suo primo
impiego sulla nave, attualmente ricoverato al reparto di
chirurgia vascolare dell'ospedale Cardarelli di Napoli, dove è
arrivato il 24 marzo scorso.
Dopo la denuncia ai carabinieri da parte della famiglia,
assistita dall'avvocato Sergio Pisani, la Procura indaga per
accertare cosa sia effettivamente accaduto.
Il giovane risiede a Mondragone con una zia e uno zio.
All'inizio, racconta la zia nella denuncia, il contatto
telefonico è stato costante. A partire dal 13 marzo i contatti
si interrompono. Martedì 14 marzo la zia Lucia viene contattata
dal comandante della nave, che le riferisce che il ragazzo è in
stato confusionale, agitato e violento, e che per questo era
stato chiuso nella cabina sorvegliato da due persone, ma che era
comunque stato visitato da una dottoressa della base militare di
Misurata, in Libia, che gli aveva prescritto tranquillanti e
psicofarmaci. Il 15 marzo, racconta la zia, il comandante le
dice che Salvatore è peggiorato e non riconosce più nessuno a
bordo. La dottoressa intanto contatta la zia del 20enne, e le
dice che il ragazzo può essere rimpatriato, ma il primo
tentativo salta per questioni di passaporti. Intanto la zia
presenta denuncia ai carabinieri e il 24 marzo viene rimpatriato
con un'eliambulanza decollata da Tripoli e atterrata a
Capodichino. Ieri, la donna ha presentato un'integrazione di
denuncia asserendo che il nipote sarebbe stato legato al letto
della cabina con delle rizze, ovvero i cavi che servono per
trattenere le auto durante il trasporto. (ANSA).