(ANSA) - CASERTA, 06 APR - Si sarebbe appropriato di quasi
1,3 milioni di euro di fondi pubblici versati alla sua società
dall'Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura), raggirando
il fratello-socio e trasferendo i soldi ai figli, che a loro
volta hanno investito in una società immobiliare. E' l'accusa
contestata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta)
ad un imprenditore di 67 anni, ai tre figli di 32, 33 e 38 anni,
e a due commercialisti, che rispondono vario titolo di
appropriazione indebita e riciclaggio.
Agli indagati la Guardia di Finanza di Benevento - l'azienda
del 67enne è in territorio sannita - ha sequestrato i conti per
l'importo totale pari alla somma di cui si sarebbero
appropriati. Dalle indagini dei finanzieri del Nucleo di Polizia
Economico-Finanziaria di Benevento, è emerso che il 67enne
imprenditore si sarebbe appropriato di 1,3 milioni di euro su un
totale di 1,7 milioni versati alla sua società dall'Agea; una
sottrazione di fondi di cui avrebbe tenuto all'oscuro il
fratello, socio nell'azienda. Con i soldi trasferiti in modo
occulto ai figli e investiti nella società immobiliari
costituita dai due commercialisti indagati, il 67enne
imprenditore avrebbe tentato di riacquistare alcuni immobili una
volta di sua proprietà sottoposti per debiti ad aste giudiziarie
presso il tribunale di Benevento. (ANSA).