(ANSA) - CAPUA (CASERTA), 14 APR - Probabilmente temeva il
rimbrotto dei suoi familiari o, semplicemente, non voleva fare
con loro la brutta figura di aver perso i soldi della pensione:
e così ha denunciato di essere stato rapinato da tre persone dei
590 euro poco prima prelevati al bancomat dell'ufficio postale
di Capua. Ma dopo 13 giorni di indagini i carabinieri hanno
accertato che quella rapina non era mai avvenuta. L'uomo, un
73enne del posto, ha subito confessato di aver simulato
l'avvenuta rapina solo perchè non voleva che i suoi familiari
scoprissero che aveva perso i soldi della pensione lungo il
tragitto per tornare a casa e che non li aveva più ritrovati.
Per l'uomo è scattata una denuncia per simulazione di reato.
I fatti risalgono allo scorso primo aprile quando l'anziano
si è presentato alla stazione carabinieri di Capua denunciando
di essere stato vittima di una rapina quella stessa mattina. Il
settantatreenne, con dovizia di particolari, aveva riferito che
l'intero importo della sua pensione (590 euro prelevati poco
prima al bancomat dell'ufficio postale) gli era stato rapinato
mentre stava rientrando a piedi a casa da tre uomini che,
affiancatolo a bordo di un autovettura di colore nero, dopo
essere scesi dal mezzo lo avevano incappucciato con una busta di
plastica scura e costretto a salire in macchina. I tre, di circa
trent'anni, dopo averlo costretto a consegnare i soldi, lo
avevano trattenuto in macchina per circa un'ora per poi
rilasciarlo in starda, dove, ancora scosso, si era accasciato
sul marciapiede ed aveva chiamato con il proprio cellulare i
carabinieri.
Ma le indagini eseguite dai militari dell'Arma, conclusesi
oggi e sviluppate anche grazie all'acquisizione dei filmati
registrati dalle telecamere di sorveglianza, hanno evidenziato
un quadro dei fatti completamente diverso. (ANSA).