(ANSA) - NAPOLI, 10 MAG - "In piazza non solo per dire no
all'autonomia differenziata che penalizza il Sud ma soprattutto
per dire sì ad una sanità pubblica che protegga i più deboli,
come gli anziani, garantendo uguali diritti specie qui nel Rione
Sanità a Napoli; vogliamo dare voce a chi voce non ha, ecco
perché abbiamo promosso un flash mob per venerdì 12 maggio, alle
10, davanti all'ospedale San Gennaro, che vogliamo diventi al
più presto una struttura di comunità efficiente al servizio di
una delle zone più colpite dal disagio sociale". Così Patrizia
D'Angelo, segretaria dello Spi-Cgil di Napoli e Campania,
annunciando la protesta (promossa con Terza Municipalità, Auser
e Articolo 32) che sarà seguita, lunedì 15 maggio, da un evento
analogo (sempre alle 10) davanti al Distretto Sanitario 33 della
Asl Napoli 1 Centro in Piazza Nazionale per sensibilizzare i
cittadini "sul grave stato di crisi della sanità pubblica".
Spiega D'Angelo, responsabile della Lega Centro Storico
Napoli-Rione Sanità dello Spi: "Insieme con Teresa Lettieri,
Lina Scafora, Concetta Di Maio, Ciro Galiano e altri attivisti
del Sindacato Pensionati stiamo costruendo dal basso un
movimento di protesta e di proposta legato alla manifestazione
nazionale unitaria del 20 maggio a Napoli per dire no all'Italia
spaccata in due, e fortemente radicato nella nostra area".
"Nel nostro territorio - aggiunge la dirigente sindacale - in
assenza di una svolta, che attendiamo da parte della Regione
Campania e del governo nazionale, tutto ciò vuol dire
emarginazione; occorre una politica di assunzioni di medici e
infermieri". Nella sede di Borgo Vergini è stata elaborata una
lettera aperta ai cittadini nella quale operatori del Servizio
sanitario nazionale avvertono: "Ci sono persone che hanno
sottoscritto assicurazioni sanitarie private per curarsi; ci
saranno tantissime persone che non potranno permetterselo e che
non potranno curarsi. Ne saremo tutti responsabili per non aver
difeso nelle piazze e nei luoghi di lavoro il diritto alle
cure". "Non è possibile smantellare il servizio pubblico, non è
possibile attendere mesi per una visita specialistica - conclude
D'Angelo - ecco perché vogliamo dare voce a chi voce non ha".
(ANSA).