(ANSA) - ERCOLANO (NAPOLI), 17 MAG - Occorre un 'esercito' di
assistenti sociali, la repressione da sola non è sufficiente.
Così Maria De Luzenberger, procuratore generale al Tribunale per
i Minorenni di Napoli intervenuta alla presentazione del
progetto 'La legalità dei sentimenti' al Municipio di Ercolano
(Napoli).
"Sento parlare tanto del problema dei giovani, delle baby
gang, ma chi opera davvero per i minorenni? Le famiglie? Molto
spesso non sono famiglie adeguate e neanche per colpa loro. Lo
Stato deve smettere di pensare solo alla repressione. Io sono un
magistrato: la repressione va fatta, ma non deve essere l'unico
strumento per cambiare le cose perché quando i ragazzi arrivano
a Nisida, tra di loro ve ne sono alcuni che hanno pene superiori
alla loro età: 17 anni e 23 di detenzione davanti. Una tristezza
terribile!" ha spiegato il magistrato "Bisogna investire. Sono
la prima a dire che la punizione è necessaria perchè è il primo
passo per una rieducazione ed è anche il segnale che queste
condotte vanno represse. Però, a fianco di questo lavoro che
fanno le forze dell'ordine e noi magistrati, ci vuole un
esercito di assistenti sociali, ci vorrebbe il tutoraggio nelle
case e qualcuno che affiancasse i genitori".
Sul punto la De Luzenberger ha aggiunto: "Quando vediamo
famiglie totalmente inadeguate e magari ce ne accorgiamo tardi
perché in generale arrivano poche segnalazioni e non c'è niente
altro da fare che collocare un minorenne in una struttura di
accoglienza, è una sconfitta" Poi ha concluso: "Bisogna arrivare
prima: affiancare le famiglie con dei servizi e affiancare le
scuole con progetti, aiutando le insegnanti in questo lavoro
educativo e formativo molto difficile che si richiede loro. Ci
vogliono psicologi, psicoterapeuti, assistenti sociali preparati
e tutoraggio familiare". (ANSA).